Siamo a Goa da un giorno.
Più precisamente siamo a Panjim, la capitale. Tutto è
cambiato, non è un’India diversa, proprio non è India.
Arrivati in piena notte dopo una faticosissima giornata,
io e Leo abbiamo la fortuna di avere una camera molto bella. Pavimento in cotto
lucido, pareti bianche travi al soffitto. Un piccolo appartamento molto
accogliente, l’ideale per me che sto uscendo dalla malattia.
Daria e Roberto sono meno fortunati, hanno una camera
minuscola
La mattina mi affaccio sul retro, c’è uno spazio,antiche
pietre consunte, un vecchio muro dipinto interrotto da gradini che portano in
quello che doveva essere un parco, il tutto molto decadente.
Ha un suo fascino.
La città si presenta colorata, tutta in stile
coloniale, alcuni palazzi sono
bellissimi, altri completamente abbandonati cadono a pezzi.
Solo i marciapiedi rotti, le buche, l’immondizia, i cani
randagi ci ricordano che siamo in India,
Appena possibile pubblico qualche foto.
Si trova alcool e birra ovunque, la sera poi sul fiume si
affacciano numerosi casinò.
Dov’è finita la spiritualità indiana? Qui di altro
spirito si tratta . . .
Nessun commento:
Posta un commento