31 gennaio 2013
Ieri mattina sono andata a Pondy con
Gaby, la descriverò in un altro momento, ha una mente un po'
disturbata, ma non tanto, è proprio come pensavo, un po' fuori, ma
molto simpatica.
Oggi ho ricevuto un bel massaggio,
ottimo per la mia schiena, sono così contenta! Sono andata all'Arka, da
Silvana (la stessa dello scorso anno) che mi fa dei programmini di
cura niente male.
Dopo il massaggio mi sono detta: passo
un attimo alla town hall perché ho bisogno della banca, poi vado a
casa e mangio qualcosa di leggero, ho della frutta, ho la yocca
comprata ieri e anche un po' di riso già pronto. Nel pomeriggio
starò ad oziare.
Destino vuole che alla town hall
incontri Dasha, mia compagna di gozzoviglie, che mi propone di andare
a mangiare al Garden café, il posto più carino di Auroville,
distante una mezzoretta da casa, posso mica tirarmi indietro? Per la
strada incontriamo altri compagni della Joy, via tutti al Garden
Cafè; tutti provenienti da paesi diversi rappresentiamo quasi tutti
i continenti. Eccoci immortalati nella foto pubblicata sul post precedente.
Meao dalla Corea, Mira Indiana
dell'Assam ma vive negli Usa, Marc che è austriaco, Marianne
brasiliana, io italiana, Dasha di Mosca, Stella tedesca e Jannelle
australiana.
Molta gente è partita ed altra gente è
arrivata in guest house, a fare gruppo si fa in fretta, ognuno ha una
storia interessante da raccontare, ognuno ha un motivo per cui ha
deciso di prendersi un periodo di libertà per qualche mese o
addirittura per un anno. Molti non sanno cosa faranno in futuro e
pensano di cambiare vita.
Per la cronaca Dasha è il diminutivo,
in realtà si chiama Daria. Anche in Italia una delle amiche di
gozzoviglie si chiama Daria.
Dopo il pranzo (ottimo, c'è un cuoco
italiano che cucina divinamente, manca solo il vino) siamo andati a
farci fare il solletico sotto i piedi dai pesciolini. C'è un posto
molto tranquillo e molto zen dove ci si può far mangiare i piedi dai
pesci, è divertente.
Ora sono in guest house ma sono già le
4 del pomeriggio non ho tempo di oziare, forse proverò a partecipare
qui agli incontri di Non violence comunication, non capirò niente,
ma ci provo, dipende da chi parla e dalla velocità con cui parla. E'
molto difficile, ma è un buon esercizio.
Nessun commento:
Posta un commento