martedì 6 giugno 2017

Folegandros

Non mi delude mai!
Sono anni e anni che vengo qui, con intervalli più o meno lunghi, con molti cambiamenti ma è sempre bellissima.
Ho preso casa al porto a Karavostasis, per la prima volta. Per caso, per questione di costo. Ora che ci sono credo che anche le prossime volte soggiornerò qui. Oggi sono salita alla Chora, sempre piena di fascino, ma così grande e già piena di gente. Ben, piena di gente no, ma diciamo che si prepara a ricevere centinaia di persone.
Anche a Karavostasis ci sono tre o quattro strutture troppo grandi e finte di cui si farebbe volentieri a meno, ma è rimasto comunque un villaggio.

Sono da Eleni, strano personaggio Eleni. Vestita da lavoro, pantalonacci senza forma né colore, capelli grigi tirati su alla meglio, un bel braccialetto e un gran orologio con tanto di brillantini. Anziana ma ancora con una certa presenza nonostante l’abbigliamento.

Da dove ho la casina ho fatto una passeggiata verso il camping.
Uscita dal paese, guardando il mare, il cielo, la pietra,  un incanto ma, improvvisamente qualcosa in più: un odore pungente di letame di. . . .  pecore, tante pecore, l’odore va sfumando e un altro è in arrivo,  intenso e caldo un odore di liquirizia e ancora questo sfuma e arriva un altro profumo conosciuto, ma che non sento da tanto, il  profumo vellutato degli alberi di fico.
Ecco,  gli odori, un altro motivo per cui adoro quest’isola.

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