Decidiamo di anticipare di qualche giorno il nostro
soggiorno a Phuket.
C’è un servizio via mare giornaliero da Krabi per Phuket,
ok, si può fare.
Mi attacco ad internet, ora bisogna cercare una camera a
Phuket town (visto che arriveremo verso sera) e sentire se hanno una camera o
un bungalow libero a Naiharn.
Trovo la stanza al Chinohotel e anche trovo
posto per due giorni dopo al nostro amato On the Rock.
Il viaggio non è dei più comodi, mi sembra di fare un balzo indietro nel tempo: Il traghetto attracca al
largo, dalla spiaggia lo raggiungiamo con i barconi. Ringrazio di avere un bagaglio piccolo!
Le valigie e gli zaini vengono letteralmente scaraventati dentro i
barconi senza tanti complimenti, noi
passeggeri, dobbiamo entrare in acqua fino alle ginocchia per poter salire,
ovviamente con le scarpe, i pantaloni etc.. Pochi minuti di navigazione e ci avviciniamo
al traghetto che ci porterà a Phuket. Qui di nuovo i nostri bagagli volano da
un’imbarcazione all’altra uno ad uno e noi veniamo tirati dentro a viva forza
un piede qui, l’altro là, ti aggrappi ad una corda, una mano che ti
aiuta a sollevarti, un balzo e sei dentro.
Povero il mio computer penso, l’ho imballato bene tra gli abiti ma è nel
trolley.
Visto che sono qui che scrivo ha superato l’esperienza
indenne.
L’arrivo a Phuket è più dolce, intanto è un porto e non
dobbiamo più scendere in acqua con i bagagli in testa, poi ci sono diversi
minibus che ci aspettano pronti a partire per diverse destinazioni. Noi andiamo
a Phuket town dove il nostro Chinhotel ci aspetta.
Una cenetta nel ristorante che già conosciamo, un giro
per il mercato, è come essere tornat a casa. Un’altra casa.
Domani partiremo con il bus per Rawai.
La voce degli autisti la ricordo bene: rawai rawai, Nai Harn, rawai, rawai rawai
Sul barcone |
Nessun commento:
Posta un commento