MMMMMMHHH anche oggi mi e' toccata la tastiera dura, c'e' libero anche un altro computer, ma lo sta utilizzando il ragazzo che e' addetto all'internet point, quello che allinea i blocchi notes sulla scrivania per intenderci. Ne ha bisogno lui . . .per giocare al solitario . . . .
Bene ieri, domenica, sono andata al mare. Il tempo era bellissimo come sempre e l'oceano neanche troppo agitato. Ho fatto un bel bagno, ma sono stata in spiaggia pochino perche' faceva tanto caldo e poi c'era con me una signora che soffre un po' a stare al sole. Siamo andate a mangiare pesce in un ristorantino. Pesce e cocacola ovviamente, ma quando lo berro' un bicchiere di vino bianco fresco?
La signora si chiama Grace, e' arrivata da Sidney da poco, e' australiana ma ha origini italiane. Ha gia' vissuto in giro per l'India per anni, sta cercando un modo di vivere in controcorrente e non lo ha ancora trovato. E' approdata ad Auroville dove cerchera' di capire se questo puo' essere il suo posto, ma da cio' che dice mi pare che la vita ad Auroville sia per lei ancora troppo attaccata al denaro e ai valori del consumismo!
Non usa ne' la motoretta ne' la bici, si sposta in autobus, quando proprio ha bisogno usa il taxi. Si veste come le indiane, abiti lunghi su pantaloni lunghi, solo porta un bel cappello a tesa larga color turchese.
E' la persona piu' coerente che abbia conosciuto finora. Vuole vivere in modo autonomo senza dipendere dalla civilta' dei consumi e fa di tutto per non tradire i suoi valori.
Ha cambiato vita un bel po' di anni fa, era un avvocato-economista, ha venduto cio' che possedeva, ha studiato ed ora e' una esperta del metodo Montessori ed e' questa esperienza che vorrebbe mettere a disposizione degli altri. E' una persona dolcissima, ma determinata da far paura.
Parto con la mia bici di prima mattina, percorro i sentieri che ormai conosco bene. Mi piace molto pedalare sulle strade non troppo affollate. Vedo persone di ogni razza e colore che vanno a lavorare, . Molte sono le donne indiane, tutte indossano il sari, tutte hanno la treccia nera ornata con cascate di fiori colorati, passano pedalando su vecchie bici cigolanti, sembrano delle principesse e invece vanno a fare le domestiche nelle case e nelle guest houses. Gli uomini tamil sono tutti vestiti all'occidentale, molto meno eleganti delle loro donne, le donne occidentali vestono nelle fogge piu' svariate e stravaganti, ma nessun abito puo' competere con l'eleganza di un sari. Gli uomini occidentali passano abbastanza inosservati, qualche ex gesu' cristo con lunghi capelli e barba ormai bianchi spezza un po' la monotonia.
Anch'io mi vesto in cotone leggerissimo e cerco di passare inosservata, ma sono sempre sudata, spettinata certo non sono piacevole a vedersi. Mentre dico questo una donna minuta scurissima con un sari turchese e due cascate di fiori arancio sulla treccia e' entrata, con un movimento flessuoso ha posato qualcosa sul tavolo ed e' uscita in silenzio, subito seguita da una occidentale piuttosto ciccia, meno silenziosa, con larghi pantaloni verde oliva sbiadito, casacca informe sciarpa verde scuro stropicciata e cappello traforato a larga tesa stile hollywood anni 50. A pensare che io appartengo a questa seconda categoria mi sento male.
Oggi ho iniziato una attivita' piuttosto impegnativa che spero di portare a termine bene. Nei prossimi giorni avro' un bel po' di impegni e magari mi sara' difficile venire a scrivere qualcosa. Vedremo.
Ora vado ad aspettare che il ragazzo smetta di giocare al solitario e che dopo aver pu' volte allineato e disallineato i blocchi notes sulla scrivania mi permetta di pagare e uscire.
Bene ieri, domenica, sono andata al mare. Il tempo era bellissimo come sempre e l'oceano neanche troppo agitato. Ho fatto un bel bagno, ma sono stata in spiaggia pochino perche' faceva tanto caldo e poi c'era con me una signora che soffre un po' a stare al sole. Siamo andate a mangiare pesce in un ristorantino. Pesce e cocacola ovviamente, ma quando lo berro' un bicchiere di vino bianco fresco?
La signora si chiama Grace, e' arrivata da Sidney da poco, e' australiana ma ha origini italiane. Ha gia' vissuto in giro per l'India per anni, sta cercando un modo di vivere in controcorrente e non lo ha ancora trovato. E' approdata ad Auroville dove cerchera' di capire se questo puo' essere il suo posto, ma da cio' che dice mi pare che la vita ad Auroville sia per lei ancora troppo attaccata al denaro e ai valori del consumismo!
Non usa ne' la motoretta ne' la bici, si sposta in autobus, quando proprio ha bisogno usa il taxi. Si veste come le indiane, abiti lunghi su pantaloni lunghi, solo porta un bel cappello a tesa larga color turchese.
E' la persona piu' coerente che abbia conosciuto finora. Vuole vivere in modo autonomo senza dipendere dalla civilta' dei consumi e fa di tutto per non tradire i suoi valori.
Ha cambiato vita un bel po' di anni fa, era un avvocato-economista, ha venduto cio' che possedeva, ha studiato ed ora e' una esperta del metodo Montessori ed e' questa esperienza che vorrebbe mettere a disposizione degli altri. E' una persona dolcissima, ma determinata da far paura.
Parto con la mia bici di prima mattina, percorro i sentieri che ormai conosco bene. Mi piace molto pedalare sulle strade non troppo affollate. Vedo persone di ogni razza e colore che vanno a lavorare, . Molte sono le donne indiane, tutte indossano il sari, tutte hanno la treccia nera ornata con cascate di fiori colorati, passano pedalando su vecchie bici cigolanti, sembrano delle principesse e invece vanno a fare le domestiche nelle case e nelle guest houses. Gli uomini tamil sono tutti vestiti all'occidentale, molto meno eleganti delle loro donne, le donne occidentali vestono nelle fogge piu' svariate e stravaganti, ma nessun abito puo' competere con l'eleganza di un sari. Gli uomini occidentali passano abbastanza inosservati, qualche ex gesu' cristo con lunghi capelli e barba ormai bianchi spezza un po' la monotonia.
Anch'io mi vesto in cotone leggerissimo e cerco di passare inosservata, ma sono sempre sudata, spettinata certo non sono piacevole a vedersi. Mentre dico questo una donna minuta scurissima con un sari turchese e due cascate di fiori arancio sulla treccia e' entrata, con un movimento flessuoso ha posato qualcosa sul tavolo ed e' uscita in silenzio, subito seguita da una occidentale piuttosto ciccia, meno silenziosa, con larghi pantaloni verde oliva sbiadito, casacca informe sciarpa verde scuro stropicciata e cappello traforato a larga tesa stile hollywood anni 50. A pensare che io appartengo a questa seconda categoria mi sento male.
Oggi ho iniziato una attivita' piuttosto impegnativa che spero di portare a termine bene. Nei prossimi giorni avro' un bel po' di impegni e magari mi sara' difficile venire a scrivere qualcosa. Vedremo.
Ora vado ad aspettare che il ragazzo smetta di giocare al solitario e che dopo aver pu' volte allineato e disallineato i blocchi notes sulla scrivania mi permetta di pagare e uscire.
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