lunedì 30 dicembre 2013
giovedì 26 dicembre 2013
Fare la capogruppo forse è il mio destino
Ulrike è partita stamattina. Io sono andata a Kanjirapally perché
volevo farmi fare un sacco lenzuolo.Dal primo gennaio in poi mi potrebbe
servire. Sono andata con un bel gruppo di donne tedesche. Hanno prenotato dei
tuc tuc che ovviamente non si sono presentati, per cui, si vede che è il mio destino, ho
preso in mano io la situazione e ho fatto la capogruppo. All’andata ho cerato
dei tuc tuc per non stravolgerle troppo, ma al ritorno sono venute volentieri
con me con il bus di linea che per l’occasione si è presentato affollatissimo.
Per il resto, visto che qui sto così bene, ho deciso
di rimanerci ancora un po’, avrò modo di curarmi più a lungo e godere di questo
posto tranquillo, fresco (o quasi), coccolata e riverita. Partirò da qui il
primo gennaio. Ho deciso di andare a Kottayam.
Kottayam non credo sia un granchè di città, ma è un buon posto per fare qualche
escursione in zone più turistiche. C’è
un piccolo albergo pulito, non sarà come
qui, ma dopo questa cura non mi sento tanto di buttarmi nell’India più
chiassosa e sudicia. Chiassosa lo sarà, ma almeno sarà pulita. Un passo per
volta. Ho chiamato l’hotel segnalatomi
da Ulrike ed è lo stesso segnalato dalla Routard, quindi mi posso fidare. Per
fortuna c’è posto, ho prenotato un paio di notti, forse più forse meno, vedrò
come mi sento.
sabato 21 dicembre 2013
Da Parathode a Kanjirapally e ritorno
Cercate pure questi nomi tra i luoghi turistici del Kerala, non li troverete. In effetti qui non ci sono turisti e questo è unvantaggio.
Ho preso il bus con Ulrike per andare in 'città' a Kanjirapally. Sui bus lavorano 3 persone l'autista, il bigliettaio e un ragazzo che è addetto alla porta, apre, chiude e per mezzo di un complicato sistema di cordini collegati ad un campanello comunica con l'autista. a seconda del numero dei trilli e della durata l'autista sa se deve fermarsi, se può ripartire e come si deve comportare nei sorpassi, non ho ancora capito bene cosa gli comunichi, ma i sorpassi sono accompagnati da una lunga scampanellata.
La città è carina, sono stata in un bel negozio ed ho comprato il primo scialle di una lunga serie. Abbiamo gironzolato un po', cercato di prlevare al bancomat inutilmente, preso un the e poi siamo rientrate.
I negozi sono pieni di addobbi natalizi, ma qui non usa fare regali, la festa è spirituale, non commerciale.
Un paio di giorni fa invece siamo andati in taxi tutti quanti a vedere una festa indù in un altro paese qui vicino. Molto interessante. Individui vestiti generalmente di nero e colorati con tutte le loro polverine, di giallo, viola,rosso, blu, bianco fanno un pellegrinaggio pe i diversi templi indù e per celebrare la pace tra le religioni passano anche dentro la moschea.
Ho preso il bus con Ulrike per andare in 'città' a Kanjirapally. Sui bus lavorano 3 persone l'autista, il bigliettaio e un ragazzo che è addetto alla porta, apre, chiude e per mezzo di un complicato sistema di cordini collegati ad un campanello comunica con l'autista. a seconda del numero dei trilli e della durata l'autista sa se deve fermarsi, se può ripartire e come si deve comportare nei sorpassi, non ho ancora capito bene cosa gli comunichi, ma i sorpassi sono accompagnati da una lunga scampanellata.
La città è carina, sono stata in un bel negozio ed ho comprato il primo scialle di una lunga serie. Abbiamo gironzolato un po', cercato di prlevare al bancomat inutilmente, preso un the e poi siamo rientrate.
I negozi sono pieni di addobbi natalizi, ma qui non usa fare regali, la festa è spirituale, non commerciale.
Un paio di giorni fa invece siamo andati in taxi tutti quanti a vedere una festa indù in un altro paese qui vicino. Molto interessante. Individui vestiti generalmente di nero e colorati con tutte le loro polverine, di giallo, viola,rosso, blu, bianco fanno un pellegrinaggio pe i diversi templi indù e per celebrare la pace tra le religioni passano anche dentro la moschea.
mercoledì 18 dicembre 2013
Libera uscita
ciao
Oggi è il 19 dicembre e qui sono le 9,30, ho poco tempo e mando solo un salutino.
Oggi ho libera uscita e me ne andrò un po' in giro, da domani dovrò di nuovo stare qui per 5 giorni, quindi avrò tempo per scrivere e pubblicare foto. Ammesso che: ci sia la corrente, Internet funzioni etc.etc.
La cura che inizio domani sarà per la schiena, ma evidentemente è meglio che me ne stia a riposo. Pazienza, farò questo sacrificio.
Ieri che avevo libera uscita sono andata, con un gruppetto di tedeschi e il Dr Jobin, a vedere un festival che si svolge in questo periodo dell'anno a pochi km da qui. Molto interessante, è una festa Indù, per celebrare la pace tra le religioni fanno un pellegrinaggio nella città tra un tempio e l'altro e comprendono anche la moschea. Qui c'è un bel miscuglio di religioni e molti sono i cattolici, come la famiglia che gestisce questo centro. Infatti abbiamo l'albero di natale, le candeline e babbo Natale. ANCHE QUI!
Ora vado perchè mi aspetta un bel massaggio fatti con sacchetti pieni di riso e erbe applicati caldi . . . . .
Oggi è il 19 dicembre e qui sono le 9,30, ho poco tempo e mando solo un salutino.
Oggi ho libera uscita e me ne andrò un po' in giro, da domani dovrò di nuovo stare qui per 5 giorni, quindi avrò tempo per scrivere e pubblicare foto. Ammesso che: ci sia la corrente, Internet funzioni etc.etc.
La cura che inizio domani sarà per la schiena, ma evidentemente è meglio che me ne stia a riposo. Pazienza, farò questo sacrificio.
Ieri che avevo libera uscita sono andata, con un gruppetto di tedeschi e il Dr Jobin, a vedere un festival che si svolge in questo periodo dell'anno a pochi km da qui. Molto interessante, è una festa Indù, per celebrare la pace tra le religioni fanno un pellegrinaggio nella città tra un tempio e l'altro e comprendono anche la moschea. Qui c'è un bel miscuglio di religioni e molti sono i cattolici, come la famiglia che gestisce questo centro. Infatti abbiamo l'albero di natale, le candeline e babbo Natale. ANCHE QUI!
Ora vado perchè mi aspetta un bel massaggio fatti con sacchetti pieni di riso e erbe applicati caldi . . . . .
martedì 17 dicembre 2013
RICETTE DI CUCINA INDIANA
Abbiamo chiesto ad Angiu, la moglie di Robin, se ci faceva
vedere come cucinava e lei ha acconsentito, si è presentata alle 17 per
preparare l’Idlis e una specie di purée
che loro mangiano nella dosha (specie di crepe)
Eccp le ricette e qualche foto:
RICETTE CUCINA INDIANA
Preparare le spezie:
cipolla rossa affettata fine, curcuma, asa poetida, chili,
coriandolo, invea ( assomiglia ad un’oliva verde tagliuzzata) e un chili verde
intero.
Far prima cuocere il dal (lenticchie gialle in questo caso)
poi metterlo in pentola a pressione con tutte le altre verdure tagliate a
dadini: carote, fingers lady, e tutto ciò che si vuole tipo zucchini sedano
mettere acqua che copra le verdure. Quando la pentola fischia spegnere il gas.
Intanto preparare le spezie in una padella. Far scaldare due
cucchiai di olio di cocco, aggiungere i
mustaziz ( i pallini neri che usano dappertutto) farli soffriggere qualche
minuto, aggiungere la cipolla e farle prendere colore, quindi aggiungere due
cucchiaini colmi di chili e 3 cucchiaini di coriandolo, un bel pizzico di asa poetida e qualche foglia di curry (
che sono dure come il nostro alloro e le mettono in tanti piatti). Dopo pochi minuti togliere dal fuoco e
aggiungere le spezie così preparate alle verdure, riaccendere il fuoco sotto la
pentola scoperta e quando prende il bollore spegnere.
Finito, si chiama IDLIS. Lo mangiano con riso lessato a cui
aggiungono sempre noccioline tostate, uvetta, a volte anche acini d’uva
freschi, spesso cipolla fresca a pezzetti piccolissimi, qualche fogliolina fresca verde.
Seconda ricetta
Preparare delle patate lesse e sbucciate.
Mettere olio di cocco due bei cucchiai in una padella dai
bordi alti e accendere il fuoco. Si aggiunge l’invea a pezzetti e ,se ricordo bene
la cipolla affettata. Poi si aggiungono le patate schiacciate grossolanamente, un bel
po’ di mustaziz (i pallini neri) mettere dentro anche il peperoncino verde
intero, per noi lo ha tolto quasi subito, ma loro lo lasciano dentro. Si
aggiunge un po’ d’acqua per ammorbidire e si cuoce per cinque minuti.
Rimane più grossolana e più molle di una nostra purea, loro
la mangiano dentro al dosha che è una specie di crepe larga come il piatto.
giovedì 12 dicembre 2013
notizie giorni 10 e11
Non so per quale strano motivo non c'è più il tasto entra nel blog e devo fare un doppio salto mortale per entrarci. Incollo qui sotto alcune cose scritte nei giorni scorsi
10 dic
Per quel pochissimo che ho visto, il Kerala mi sembra più
ricco, meno caotico degli altri stati indiani.
Mi sono sistemata alla homestay, sono al bungalow n. 6.
Chiamarlo bungalow è riduttivo, perché è
una bella camera, molto accogliente. Come prevedevo sono l’unica
italiana gli altri ospiti sono tedeschi o indiani. Il personale è tutto indiano
e questo mi piace molto.
Sono già al terzo giorno di permanenza. Non ho tempo di
annoiarmi, le giornate sono scandite da tante cose piacevoli, l’unico punto
negativo è che devo alzarmi presto e presto vuol dire alle 6.
Potrei anche non farlo, ma si può dire di no ad un’ora di
camminata nella natura? Si può dire di no ad un’ora di yoga? E quindi ci si
alza alle 6.
Ho ricevuto già alcuni massaggi rilassanti. Vengono fatti a
4 mani da bravissime indiane tipicamente del sud, minute e basse di statura con
capelli neri e ricci. Due ombre gemelle che si muovono all’unisono
silenziosissime. Le poche parole necessarie sono appena sussurrate. Dopo il
massaggio un bel bagno di vapore per ripulire la pelle.
Trovare i pasti pronti mi piace molto, cucina indiana ottima
e varia, mangio anche troppo, finirò per ingrassare. Niente carne e mi va
benissimo niente vino e va un po’ meno bene, da bere solo acqua calduccia con
dentro un po’ di cardamomo o di zenzero.
11 dic
Da oggi inizio una
terapia per curare la mia famosa e noiosa
emicrania. Il dott. Jobin mi ha detto che dura una settimana e che
durante questo periodo non devo uscire, non devo andare dove c’è confusione, né fare la camminata della mattina alle 6. Ok se devo stare qui senza uscire mi va
benissimo, mi riposo, mi rilasso e non faccio nulla, posso dormire e alzarmi solo per la colazione ho pensato.
Ma avevo pensato male. Subito dopo con il suo fare gentile e
pacato mi ha detto che la medicina mi viene applicata alle 5 e un quarto della
mattina e io devo essere già sveglia da un quarto d’ora, morale anziché alle 6 devo alzarmi alle 5. Ohi
povera me, cosa non si fa per curare il mal di testa.
Il dott. Jobin è un
bel ragazzo di 33 anni, scuro ma con gli
occhi chiari. Non è così raro vedere
persone con gli occhi chiari, ma fa una
certa impressione. L’altro medico è il
fratello maggiore ed è più vecchio di una decina d’anni direi , il terzo è il padre, un bel signore
con i baffi bianchi. Chi ha iniziato l’attività è stato il nonno che è morto un
po’ di tempo fa, la nonna è mancata qualche mese fa ed avrebbe compiuto 100
anni.
Già gli antenati comunque vivevano su questa terra e
curavano con le erbe.
L’ambiente è bellissimo, collinoso, si è immersi nella
vegetazione, una vegetazione molto fitta. Ci sono diversi bungalow uniti da
camminamenti e sentieri ben tenuti, fiori esotici dappertutto.
Davanti alla mia casina c’è un bosco di alberi di caucciù, è
interessante vedere la gente lavorare, ieri è venuto un uomo con un dothi
chiaro alla Gandi e un turbante bianco, saliva con l’aiuto di una lunga e
pericolosa scala a pioli a tagliare i rami secchi. Tagliava a colpi di accetta
poi, servendosi di una corda, tirava su una latta di un impiastro azzurro con
il quale dipingeva la parte dove era stato tagliato il ramo. Forse per non
disperdere il prezioso liquido?
Oggi invece è venuto un altro uomo a fare una nuova
incisione sulla corteccia degli alberi, subito ha iniziato a scorrere il
liquido bianco. Attaccato al tronco di ogni albero c’è un contenitore, costituito da una mezza noce di cocco, che
raccoglie il liquido che cola. Una donna passa tutte le mattine a svuotare i
contenitori.
Non avevo mai visto, se non sui libri, raccogliere il
caucciù.
martedì 10 dicembre 2013
Curata e coccolata
E sì restoqui almeno una ventina di giorni ancora, sono al terzo giorno e sto benissimo. Appena avrò tempo di fare e scaricare qualche foto la pubblicherò, al momento sono troppo impegnata a riposarmi e a farmi coccolare e curare.
Stamattina ho fatto yoga per la prima volta con un maestro indiano, mi ha stroncata.
Un saluto perchè arrivano le zanzare, sono le 17,30.Ora fatidica anche qui!
Stamattina ho fatto yoga per la prima volta con un maestro indiano, mi ha stroncata.
Un saluto perchè arrivano le zanzare, sono le 17,30.Ora fatidica anche qui!
domenica 8 dicembre 2013
Brividi
Brividi e brividonzoli
E ben mi sono detta, se mi tocca morire ora ben venga, ero
più preoccupata per chi a casa non sapeva e magari stava in pensiero che per
me. Dopo 20 minuti di volo il comandante annuncia che torniamo indietro perché
c’è un ciclone su Cochin ho capito che s trattava di una cosa di pochi minuti
ma non sapevo se saremmo ridiscesi su Muscat. Il messaggio lo hanno dato solo
in inglese e molti non se ne sono neppure accorti.
Abbiamo fatto un
lungo giro,credo per aggirare il ciclone. Arrivati verso l’India abbiamo un po’
ballato, ma non più del solito e arrivati sopra la terraferma l’aereo ha smesso
di ballare e siamo atterrati bene e anche in tempo.
Il viaggio dall’aeroporto al villaggio dove dovevo arrivare
è stato molto lungo. Sono arrivata alle 10 di sera circa. Mi hanno accolta nel
silenzio, solo qualche grillo cantava, mi hanno fatto accendere la lampada di
benvenuto e poi sono andata a dormire finalmente!
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