lunedì 14 dicembre 2015

Tra marmellate di papaia e temporali



Oggi è il 14
Siamo al giro di boa? Abbiamo passato il giorno più corto dell’anno o quasi, da domani, ben forse dal 21 le giornate cominceranno di nuovo ad allungarsi. Evviva.
Devo ricordare cosa mangio qui, finchè sono qui in questo paradiso di benessere:
Il succo di frutta delle ore 11 il primo giorno era un succo rosso dolcissimo, non so di cosa, devo chiedere. Il secondo era il magnifico cocco con la sua acqua, ne berrei in continuazione, oggi c’era una specie di frullato di banane, forse non erano solo banane.
Per pranzo oggi c’era: riso bianco, spinaci rossi (?), insalata di fiori di banana cotti, un sugo di yogurt e banane cotte, insalata di fagiolini e cocco, poi c’era il pane leggerissimi fritto di cui non ricordo il nome e banane chips (come le patatine)
I piatti sono sempre tanti e se non scrivo non me li ricordo. La sera il menù è meno ricco, ieri zuppa di zucca del loro orto e un pankake con cipolla  pomodoro e tofu assomigliava alla pizza.
La colazione quest’anno è migliorata oltre agli idli (specie di arancini di riso bollito) che loro mangiano abitualmente e ad una salsa salata (oggi era un sughetto con i ceci, ma cambia sempre)  fanno sempre il pudding. Poi ci sono due o tre tipi di marmellata: papaia, ananas, e banana. Squisite, altrochè le marmellate rrrrrosse o giaaalle finte finte che si trovavano in India tempo addietro, queste sono fatte in casa, presentate in barattoloni di vetro, quasi liquide da sembrare miele, buone da morire!  
Ma qui RICORDIAMOCELO sono nel paradiso indiano, quando passerò dalle stelle alle stalle le cose cambieranno, ma chissà? Per ora mi godo questo benessere.

Dimenticavo la frutta delle 16 con il the. Ieri c’era la banana ok normale, l’altro ieri un frutto che non avevo mai mangiato prima proviene dalla palma da cocco ma non è il cocco, è una specie di seme grosso come un cocco, bianco e morbido lo si taglia e si mangia l’interno che sembra zucchero, è dolce ed asciutto, ricorda direi la mannite che si mangiava da bambini per fare la cacca. Così bianco, così asciutto, così dolce, come la mannite.

Wow tornata in stanza dopo il pranzo e dopo il massaggio, si è scatenato il temporale giornaliero. Un vero temporale tropicale: sono circondata da alberi alti, la pioggia batte con vigore sulle foglie, le chiome ondeggiano, con il tuono le pareti vibrano. Il cielo da un lato è indaco scuro scuro dall’altra finestre c’è ancora uno strano chiarore del sole. Bellissimo, mi son ritirata in camera, ovviamente  è andata via anche la luce. Internet aveva già ceduto un paio d’ore fa mentre cercavo di telefonare con whatsapp. Leggerò fino all’ora di cena.

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