sabato 22 febbraio 2014

Antichi richiami in una giornata estiva di ozio



Una bella giornata estiva. C’è un po’ di vento che mitiga il caldo ormai intenso. L’erba è cresciuta parecchio, è fieno maturo per essere tagliato. L’albero che mi sembrava secco ora mostra una chioma di un  verde nuovo e brillante nel cielo azzurrissimo. Oggi avrei voluto andare in piscina, sarebbe stata la giornata giusta, ma ho dovuto cambiare programma e devo dire che è stato bello. Mi sono svegliata con il mal di testa e un po’di nausea, ho cercato di farmelo passare pian piano usando il respiro e un po’ di reiki, non ho fatto colazione e verso le 11 cominciavo a star meglio. Ho fatto il bucato e la doccia e ho deciso di oziare, perché no? Intanto non ero ancora completamente in forma, passato mal di testa e nausea mi sentivo meglio ma un po’ strana,  nel senso che ho molta consapevolezza del mio corpo, sento sensazioni e vibrazioni che prima non sentivo. Sarà il reiki, lo yoga, le varie tecniche di massaggio? Sarà tutto insieme?. Così sono stata un po’ in relax sull’amaca, poi mi sono fatta un the, ho mangiato qualche biscotto e una banana. E’ arrivato il ragazzo svizzero (non conosco ancora il nome, è arrivato ieri) è un bel ragazzo mediterraneo più che svizzero, ha i capelli neri lisci legati dietro la nuca, non è molto alto, ma ha un fisico scolpito che si fa guardare e un’energia invidiabile. Ho fatto due chiacchiere con lui. Cosa ho scoperto? Che è uno che pratica il reiki, naturalmente ne ho approfittato per farmi spiegare un po’ di cose è stata una chiacchierata interessante. Mi piacciono queste persone normali e con i dubbi che ogni umano può avere, ma se la cosa funziona va bene, perché no? D’altra parte potrebbe essere anche solo l’effetto placebo, se funziona ben venga.
Mentre ero sdraiata sull’amaca guardavo l’erba alta, i segni dell’estate e anche la vita che si svolgeva attorno a me. Era l’ora del the per i lavoranti; si radunano ogni giorno all’ombra, seduti per terra, chiacchierano, ridono, Ruba prepara il the e lo bevono insieme. Ad un certo punto ho sentito un tuuuu   (lo usano spesso per chiamarsi a distanza, questo suono acuto che usavano anche a Serravalle per chiamarsi dal curiù ai campi della vallata. Fagli un po’ un TU dicevano) Bene: Tuuuuu ho sentito, e di là dalla casa di L’aura è arrivato un Tuuuuu di risposta, dopo un po’ ho visto passare il cane, seguito dal gatto e seguiti da L’aura. Si è accovacciata a terra con loro, parla tamil, si muove come loro, se non fosse che è bianca e biondina sembrerebbe un’indiana.  Il cane e il gatto a volte arrivano anche da soli nella zona cucina, ma se arriva L’aura è sempre accompagnata da entrambi, il gatto spesso prende un passaggio sulle spalle di lei.
Nel prossimo blog metterò un paio di foto degli  animali, ora guardo la posta e mi godo quest’arietta deliziosa, questo sole caldissimo, i canti degli uccelli, (ne sono arrivati di nuovi colorati, molto belli) uno sternuto lontano e la parlata tamil delle persone che hanno ripreso il lavoro, ma oggi è sabato, domani saranno qui solo qualche ora.

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