Una bella giornata estiva. C’è un po’ di vento che mitiga il
caldo ormai intenso. L’erba è cresciuta parecchio, è fieno maturo per essere
tagliato. L’albero che mi sembrava secco ora mostra una chioma di un verde nuovo e brillante nel cielo
azzurrissimo. Oggi avrei voluto andare in piscina, sarebbe stata la giornata
giusta, ma ho dovuto cambiare programma e devo dire che è stato bello. Mi sono
svegliata con il mal di testa e un po’di nausea, ho cercato di farmelo passare
pian piano usando il respiro e un po’ di reiki, non ho fatto colazione e verso
le 11 cominciavo a star meglio. Ho fatto il bucato e la doccia e ho deciso di
oziare, perché no? Intanto non ero ancora completamente in forma, passato mal
di testa e nausea mi sentivo meglio ma un po’ strana, nel senso che ho molta consapevolezza del mio
corpo, sento sensazioni e vibrazioni che prima non sentivo. Sarà il reiki, lo
yoga, le varie tecniche di massaggio? Sarà tutto insieme?. Così sono stata un
po’ in relax sull’amaca, poi mi sono fatta un the, ho mangiato qualche biscotto
e una banana. E’ arrivato il ragazzo svizzero (non conosco ancora il nome, è
arrivato ieri) è un bel ragazzo mediterraneo più che svizzero, ha i capelli
neri lisci legati dietro la nuca, non è molto alto, ma ha un fisico scolpito
che si fa guardare e un’energia invidiabile. Ho fatto due chiacchiere con lui.
Cosa ho scoperto? Che è uno che pratica il reiki, naturalmente ne ho
approfittato per farmi spiegare un po’ di cose è stata una chiacchierata
interessante. Mi piacciono queste persone normali e con i dubbi che ogni umano
può avere, ma se la cosa funziona va bene, perché no? D’altra parte potrebbe
essere anche solo l’effetto placebo, se funziona ben venga.
Mentre ero sdraiata sull’amaca guardavo l’erba alta, i segni
dell’estate e anche la vita che si svolgeva attorno a me. Era l’ora del the per
i lavoranti; si radunano ogni giorno all’ombra, seduti per terra, chiacchierano,
ridono, Ruba prepara il the e lo bevono insieme. Ad un certo punto ho sentito
un tuuuu (lo usano spesso per chiamarsi
a distanza, questo suono acuto che usavano anche a Serravalle per chiamarsi dal
curiù ai campi della vallata. Fagli un po’ un TU dicevano) Bene: Tuuuuu ho
sentito, e di là dalla casa di L’aura è arrivato un Tuuuuu di risposta, dopo un
po’ ho visto passare il cane, seguito dal gatto e seguiti da L’aura. Si è
accovacciata a terra con loro, parla tamil, si muove come loro, se non fosse
che è bianca e biondina sembrerebbe un’indiana.
Il cane e il gatto a volte arrivano anche da soli nella zona cucina, ma
se arriva L’aura è sempre accompagnata da entrambi, il gatto spesso prende un
passaggio sulle spalle di lei.
Nel prossimo blog metterò un paio di foto degli animali, ora guardo la posta e mi godo quest’arietta
deliziosa, questo sole caldissimo, i canti degli uccelli, (ne sono arrivati di
nuovi colorati, molto belli) uno sternuto lontano e la parlata tamil delle
persone che hanno ripreso il lavoro, ma oggi è sabato, domani saranno qui solo
qualche ora.
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