venerdì 7 febbraio 2014

Una vivace e istruttiva giornata di chiacchiere e un collegamento con l'uovo fritto. Non preoccupatevi, non sono ancora diventata matta.

Ieri, il 6 febbraio non ho fatto molto perchè mi sentivo stanca, un po' sciupà, mi succede anche qui ogni tanto. Quindi ho poltrito. Stamattina invece dopo una bella dormita sul mio durissimo letto mi sono alzata pimpante. Sono andata a fare yoga e sono venute con me Gwen la canadese, che sta nella capanna di fianco alla mia, e Alice una giovane e simpatica italiana che studia a Barcellona. Dopo lo yoga  siamo andate a prendere un caffè' a La Terrasse,  lì abbiamo conosciuto e  molto chiacchierato con Fabienne, una bretone che è andata in pensione da un anno ed è, come me, felicissima di avere tanto tempo a disposizione. Poi abbiamo fatto un lungo giro in bici fino a Kottakarai a comprare un po' di cibarie, siamo passate da Veritè che è un'altra comunità e siamo tornate a casa alle 13. Ho mangiato un'insalata fatta con poche cose che avevo perchè ero affamata e non avevo voglia di spostarmi. Poi ho chiacchierato a lungo con Alice, abbiamo fatto un the di erbe, si sono  uniti a noi Shamir e Gwen e abbiamo richiacchierato a lungo. Shamir, indiano del Rajastan, studia come il cibo agisce sul corpo, e come la mente influisce sul corpo sul cibo e sulla salute, e come lo yoga agisce sul fisico e la mente etc etc etc. Insomma bisognerebbe mangiare tutto e niente, un po'  di tutto e molto di niente, fare e disfare, dormire, stare rilassati ed essere attivi, non stressarsi neanche con le cose gradevoli, ascoltare cosa il fisico dice, capire quando è bugiardo e non dargli retta, cercare di fregarlo dandogli delle cose diverse, insomma propinandogli dei surrogati sperando che non se ne accorga. E' piuttosto complicato e quasi improponibile ma è anche  molto interessante. Finite le chiacchiere io sono andata a cena (vado a cena alle 18)  alla Terrasse e gli altri sono andati alla Sadana forest, io c'ero già stata. Tornata alla mia capanna dopo essermi sistemata e lavata i denti, ho incontrato Belany (forse il nome non è esattissimo) che è di origini inglesi, ma nata e cresciuta in Zimbawe, ho chiacchierato un po' con lei, insegna yoga, viene in India molto spesso, etc etc etc, insomma, sono quasi le 20,  per me  tra poco è l'ora di andare a nanna.
A questi ritmi io vivo benissimo, mi alzo all'alba, 6,30 circa, pranzo intorno alle 12 o alle 13 dipende da cosa ho da fare, ceno alle 18 e alle 20,30 / 21 a nanna.
Ah dimenticavo, intorno alle 17 mi sono collegata a Internet e ho fatto due chiacchiere con la mia amica Daria via Skipe.

Cosa c'entra l'uovo fritto? C'entra, c'entra.
Dunque mentre cenavo cercando di mangiare tutto e niente poco di tutto e niente di niente e soprattutto tornando a casa in bici ho meditato sul pigro pomeriggio di ieri. Domanda: forse il mio fisico mi aveva detto una bugia e io pensavo che fosse verità e l'ho accontentato mangiandomi l'uovo fritto di cui  avevo voglia da qualche giorno, da quando, cioè,  avevo visto la cinese mangiarlo con il caffè latte? (questo forse non l'ho raccontato me è vero!) Forse il mio fisico aveva necessità di saltare il pranzo e me lo ha comunicato presentandomi una voglia di uovo fritto? Sarà che l'olio che ho usato a friggere l'uovo era un olio che non doveva essere consumato insieme al pane che con l'uovo ho mangiato? o insieme al bicchiere d'acqua che non ho bevuto? Sarà che se avessi avuto un bicchiere di vino avrei digerito bene l'uovo fritto e sarei stata pimpante anche nel pomeriggio e avrei risolto il problema? 

1 commento:

  1. ...eh si, è sempre il solito problema del so che tu sai che io so che tu sai che io so, e dunque mi comporto come se tu sapessi che io so che tu sai che io so che tu sai, roba che ha fatto impazzire più di un filosofo zen e mica zen, indù, buddista, sufi, zulu, aborigeno e nativo, per non parlare dei teologi escatologici cristiani, ortodossi, nestoriani, anabattisti e ugonotti, e anche qualche mistico new age, che quelli, poi, sanno sempre tutto e il contrario di tutto il resto, e anche senza volerci addentrare nell'annosa e dibattuta questione di chi si domanda se sia meglio la gallina oggi o l'uovo domani, che anche quella ha messo nel sacco generazioni di pensatori, io credo che valga sempre in ogni caso la teoria del monviso, quella che, in sanscrito assirobabilonese, prescrive che se 'l munvis a l'ha l'capel, o ca fa brut o ca fa bel...
    ciao
    brù

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