Eccomi
felicemente approdata a Kovalam.
Siamo
partiti il 4 gennaio alle 9,30 e siamo
arrivati verso le 5,30. La strada inizialmente il sale e scende tra le colline
e passa da Erumeli. Qui abbiamo fatto un’oretta di coda, a causa dei numerosi
pellegrini che affollano la città.
Dalla
strada verso le colline si può vedere la prima parte della foresta che i
pellegrini devono attraversare, 50 km da percorrere verso il santuario a piedi
nudi e con il pericolo di incontrare la tigre,
pare ce ne siano molte.
Poi
la strada prosegue attraversa cittadine abbastanza ordinate e quando arriva
verso Trivandrum si intravede una città modernissima, alti palazzi nuovi, molti
edifici in costruzione, ma è India questa? Molto cambiata, buon per loro, per noi perde un po’
di fascino.
A
Kovalam ho trovato una stanza per me e Babel e una per Manfred e Maria allo
Small Tiger Hotel, la piccola guest house dove Luisa (amica viaggiatrice)
andava ogni tanto in passato. Certo dopo la clinica ayurvedica è un bel salto di
qualità ed anche di prezzo!
Vedremo,
al momento facciamo base qui.
Kovalam
ha una spiaggia molto bella, è piena di resorts e ristoranti, è cara, anzi
carissima, soprattutto ora che siamo in alta stagione.
Oggi
è il 6 gennaio, pensavo di andare a capo Cormorin (o Kaniakumari) oggi, ma sia
io che Babel ci siamo alzate un po’ tardi e con molta pigrizia. Magari domani?
Chissà.
Ieri
abbiamo mangiato pesce in uno dei ristorantini sul mare, ero con Babel e
Manfred, Maria sta poco bene, ha solo
due anni più di me, ma l’India è dura, il clima, il cibo, le comodità etc. Loro
sono ora in un hotel carino ma per lei il cambiamento dalla clinica a Kovalam è
stato pesante,ieri era molto depressa, debole, temeva di lasciarci la pelle.
Pesce
molto buono e considerato il livello dei prezzi non è neanche carissimo: 450 IR
un trancio enorme.
A
‘casa’ mi sto organizzando, la guest house è infilata tra altri edifici, è un
po’ un buco, non c’è vista e si vede anche poco il sole. Abbiamo cambiato
camera e ho scelto una stanza a pian terreno, ma abbastanza luminosa. Il bagno
funziona meglio, è tranquilla. Babel sarà con me fino al 8, poi parte per
Kochin e quindi per la Germania.
Il
bagno funziona vuol dire semplicemente
che se apri il rubinetto esce l’acqua e se apri la doccia esce l’acqua dalla
doccia, e anche che non è necessario tenere fermo il rubinetto con una mano
mentre con l’altra ruoti la manopola. Nella stanza precedente come toccavi le manopole, qualunque manopola
delle tre, in ogni caso si attivava la doccia e ti beccavi l’acqua sulla
schiena ti piacesse o no.
Scrivo
tutto ciò da seduta in un ristorantino aspettando invano che torni la corrente
e si attivi internet. Intanto ho
pranzato, è arrivata la corrente, ma non ancora internet. Mi sa che andrò a
casa e tornerò più tardi. Tanta pazienza, aspetta e spera.
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