Ieri abbiamo fatto un giro ancora a Thiruvanantapuram:
Potis il mega centro commerciale dove riesco sempre a farmi affascinare
soprattutto dai colori dei tessuti, dalla ricchezza dei sari e degli abiti
femminili. Una gioia per gli occhi, tutte le tonalità più brillanti ed intense,
il luccichio dei fili dorati, argentati,
azzurri, rossi, verdi, viola . . . mi sono riempita gli occhi di colori. Meno
male viaggio con il solo il bagaglio a
mano così non ho comprato nulla.
In compenso mi sono fatta fregare consapevolmente 100
rupie, poco più di un euro da un ‘abile’ orologiaio.
A Porta Palazzo avevo comprato un paio di anni fa un
orologio per ben 5 euri . . .Ha funzionato fino a ieri. Pensavo che avesse la pila
scarica e l’ho fatto controllare dall’abile’ orologiaio.
L’ha aperto velocemente e ha provato un’altra pila
(credo vecchia), continuava a non funzionare, nel giro di tre secondi l’ha
smontato tutto, anche le lancette, ho pensato che non l’avrei mai più rivisto
intero, ma mi piaceva la velocità con cui ‘lavorava’ (vivendo a porta palazzo
ho una certa esperienza, ma a volte non basta).
Mi ha detto che doveva cambiare
l’intero meccanismo, detto fatto. Inutile chiedere prima il prezzo, non rispondeva
e questo confermava i miei sospetti.
Finito il lavoro voleva 500 rupie, neanche per idea gli ho detto, lo smonti di
nuovo mi rimetti i miei pezzi e io ne compro uno nuovo. Al che ha cominciato a
scendere di prezzo è arrivato a 150 rupie, a quel punto presa dallo sfinimento
gli ho detto va ben, al massimo ti do 100 rupie. Ha accettato.
Sicuramente il mio orologio aveva solo bisogno di una
batteria nuova, ma così facendo, ne sono quasi certa, lui si è tenuto il mio
meccanismo buono più 100 rupie. Il mio orologio ha funzionato, accumulando un po’
di ritardo, ma ha funzionato per circa un’ora e mezza. Salita sul bus per
tornare a Kovalam era già di nuovo fermo. Ora giace morto sul mio tavolino.
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