giovedì 7 dicembre 2017

Una domanda ancora senza risposta

Chissà se al ristorante Suprabathan hanno sostituito l'asciugamano verde che lo scorso anno ha ripulito tazze, piatti, posate e bicchieri per decinaia e decinaia di turisti per almeno tre mesi sicuri?
Questa è una bella domanda.
Andremo a pranzare al Suprabathan e vedremo. Vi saprò dire e potrò documentare.

Dopo una dormita rigenerante Leo è partito per Thiruvanantapuram, aveva l'appuntamento dal dentista. Io sono uscita a far colazione e ho fatto un giro per Kovalam per salutare un po' di gente e rispondere alle 4 o 5 domande che ogni indiano ti pone. Dipende se ti conosce o no.
Se non ti conosce ti chiede:
Qual'è il tuo nome?
Quanti anni hai?
Sei sposata?
Da quale paese arrivi?
Hai dei figli e quanti?
Che lavoro fai?

Non importa cosa rispondi, tanto non ti ascolta. Puoi benissimo dire che vendi il ghiaccio al polo,  non sei sposata e hai 25 figli, 350 nipoti ecc.non si stupirà. Resterà un po' perplesso solo se gli dirai che NON hai figli. Incomprensibile per loro.

Se invece ti conosce chiede:

Quando sei arrivata?
Come stai?
Come sta la tua famiglia?
Quanto ti fermi a Kovalam
Dov'è tuo marito? (perchè qui per tutti Leo è mio marito, e va ben!)

Queste sono le domande a cui ho risposto stamattina ad almeno 20/25 persone  e non ho finito!

Ho fatto una passeggiata in spiaggia, ho messo i piedi nell'acqua, l'oceano è agitatissimo, più del solito, è ancora una conseguenza del ciclone arrivato ai primi di dicembre ma la gente ha ripreso a fare il bagno.
Ho salutato il venditore di noci di cocco che ben conosco, già lo avevamo visto ieri mattina, appena scesi dal taxi. E' al suo solito posto, ci ha detto che a causa del ciclone ha perso parecchi frutti, Erano sistemati nel carrello, ben coperti  e legati ma il vento e le onde altissime si son portate via la plastica che li ricopriva e anche gran parte dei frutti. Una perdita notevole per lui. E' sceso in piena notte per salvare il salvabile.


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