Con Betta |
Viaggetto con Elisabetta, amica che abita o meglio abitava in val Maira a Morisengo e che ora ha deciso di vivere qui ad Auroville. Fa volontariato in una scuola materna e a poco a poco diventerà aurovilliana.
Finalmente un po' di India scorre dal finestrino del taxi. Risaie, ancora risaie, donne coloratissime chine intente alla monda. Poi i villaggi mucche, capre , cani e banchetti tanti banchetti di frutta colorata e impolverata. Moto, camion, bus che ondeggiano pericolosamente e tutti suonano pot pot, potpot, tuuuut tuuuut, tit titu titu. Il nostro driver fa la gimcana e sorpassa a destra e a manca.
Tiruvannamalai è come la ricordavo affollata, rumorosa, ma tranquilla appena si lasciano le vie principali. La spiritualitá si respira sempre in qualunque momento,
Sia per la presenza del monte sacro (anni feci il giro notturno di 14 km insieme a migliaia di persone, questo pellegrinaggio viene ripetuto ad ogni plenilunio)
Sia per la presenza dell'ashram di Sri Ramana Maharsi
Sia per il grande tempio di Shiva.
Siamo salite alle grotte a piedi , piano piano. Con fatica ma ce l'ho fatta e sono molto contenta. La foto l'abbiamo fatta alla fine della fatica e non sembro neanche tanto stravolta.
È una salita di almeno 40 45 minuti , ma fatta nel clima caldo umido e con lo zaino in spalla è abbastanza faticoso. Poi bisogna tenere a bada le scimmie che velocissime, cercano di rubarti qualunque cosa, cercano di aprire gli zaini alla ricerca di cibo.
Un saluto a Tiruvannamalai, alla montagna sacra, alle grotte, alla puja dei bramini nell'ashram e nel tempio.
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