martedì 29 gennaio 2013

Di nuovo ad Auroville

Sul bus tornando da Tiruvannamalai ho scritto (a mano) ciò che ho incollato ora nel post precedente, ho messo un po' di foto, ma le carico sempre  in disordine.
Ora sono di nuovo qui sotto in baniam.
Sta diventando un'abitudine, è corsa la voce delle mie lezioni di massaggio e ogni tanto qualche ospite della Joy mi chiede un massaggio o per il mal di testa, o per male ad una spalla, insomma: lavoro!
Ora pensandoci bene termino qui, mi prendo un libro e vado a leggere sdraiata sull'amaca.

Un tuffo tra la folla

Sabato 26 gennaio

Pavithra sta per partire per Tiruvannamalai si fermerà qualche giorno, poi partirà per Trivandrum e l'Europa. E' la festa della notte di plenilunio, dappertutto ci sono manifestazioni ma a Tiruvanna c'è il giro del monte sacro, ogni mese si ritrovano migliaia e migliaia di fedeli. Dasha ed io ci pensiamo un attimo, ma proprio solo un attimo, partiamo anche noi? Partiamo.
Un bel tuffo nell'India dei pellegrinaggi.
Partiamo quindi in tre con un auto. Entrare in città è un grosso problema, da stamattina ci sono mezzi in arrivo che scaricano persone. Le strade principali sono chiuse e le altre sono intasate di bus, camion, trattori, auto, tuc tuc, bici, mucche, gente a piedi ci impieghiamo quasi un'ora per arrivare al centro dove Pavithra ha una camera prenotata. Io e Dasha non abbiamo posto per dormire, speriamo di trovare qualcosa, se no dovremo partire stanotte dopo la camminata. Messi finalmente i piedi a terra e dopo aver accontentato anche lo stomaco ci mettiamo alla ricerca di un posto per dormire, alberghi neanche a parlarne, cerchiamo presso i privati. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto troviamo l'ultima camera disponibile al SRI NANNAGARU ASHRAMAM, è accettabile ed economica (6 euro in due) felicissime!
Festeggiamo con un tali al Sathia café e sul tardi ci uniamo anche noi alla folla che vediamo sfilare ininterrottamente da ore ed ore. Sarà così ancora per tutta la notte.
E' buio, sono circa le 7,30 quando ci infiliamo nel fiume umano. Pochi europei, sono tutti indiani arrivati da ogni dove e con ogni mezzo. Abbiamo davanti circa 12 o 13 km, non si sa bene. Gruppi che pregano o suonano tamburi, tintinnio di cavigliere, altoparlanti che diffondono mantra cantati con voci lente e profonde. Molta gente cammina a piedi nudi, i sari colorati e luccicanti si confondono tra gli abiti bianchi degli uomini e quelli arancioni di santoni. Ai bordi della strada venditori di acqua, frutta, fritelle, chai, succo di canna e mendicanti, tanti come da tempo non ne vedevo: ciechi, storpi, lebbrosi, gente senza braccia e/o senza gambe, sadhu seminudi con il corpo dipinto, un tuffo nella vecchia India. La strada è larga e molto illuminata, in corrispondenza dei templi ci sono fuochi accesi, alcuni molto grandi, altri hanno lumini per terra, è suggestivo, i fedeli aggiungono essenze e fanno lunghe code per entrare a pregare prima di riprendere il cammino.
Noi tre ci teniamo d'occhio per non perderci tra la folla, tutta questa gente che cammina fa impressione, mette le vertigini, è un'esperienza interessante. Certo è India, quindi chiassosa, disordinata, caotica, non assomiglia neanche un po' alla pace della kora del monte Kailash fatta in Tibet un po' di anni fa.
Dopo 4 ore di cammino con qualche pausa per rifocillarci, rientriamo in città, il giro è quasi al termine e mi dispiace, non sono stanca e la temperatura è così gradevole.
Ritroviamo la strada dove abbiamo la camera che ci attende e con i piedi fumanti ma molto soddisfatte ci sistemiamo sui letti puliti, rigidi, spartani al massimo. C'è qualche ospite non pagante ma è normale, la stanza è grande, ben aereata e abbiamo anche un bagno ovviamente senza acqua calda. Ormai non faccio una doccia calda da un mese e non mangio carne da un mese.

La mattina la folla è scomparsa, la situazione è di nuovo normale.
Dopo colazione faccio la frikkettona. Ci viene segnalato un posto dove cantano dalle 10 alle 12, ci andiamo.
Il bestiario è molto interessante, tutti europei e qualche asiatico vestiti da indiani, da santoni. Insomma frik di tutte le età, molte le persone sui 60 e più. Chi medita, chi sta stravaccato, chi sembra fatto, chi danza finte danze indiane.
Gli indiani, quelli veri, poco distanti da noi si stanno facendo il mazzo a pulire spazi verdi a colpi di accetta e a spazzare e cucinare. C'è un solo ragazzo che mi sembra reale, carino capelli un po' lunghi e ordinati, tee shirt azzurra pantaloni a scacchi, è seduto fuori, e guarda con attenzione verso il muro dove sono seduti alcuni di questi personaggi, io lo vedo dalla finestra, disegna su un quaderno, per tutto il tempo disegna e scrive, serio attento, normale. Purtroppo non faccio in tempo ad uscire per vedere che cosa ha disegnato, pazienza. Le canzoni sono anche belle, sono mantra che si possono cantare tutti insieme facilmente, è piacevole, i due musici che guidano il coro sono bravissimi.
Parlando poi con alcune persone si scopre che sono molto più normali di quel che sembrava a prima vista, ma tutti insieme fanno un certo effetto. Da frik.
Pranziamo ancora con Pavithra poi ci carambolliamo con un tuc tuc fino alla stazione dei bus. Chiediamo qua e là, le scritte sono tutte in Tamil, ma facilmente e spintonando un po' come è d'uso, riusciamo a saltare su un bus che va a Pondycherri diretto. Si parte immediatamente, l'autista è un po' matto, ma speriamo nella buona sorte.
In tre ore siamo a Pondy, il tempo di mangiarci una fetta di torta e un the e partiamo per Auroville.
Stanche, ma neanche molto, e soddisfatte.

Davanti al Sathià cafè


Riposo durante la camminata

Folla in cammino di giorno

I fuochi davanti ai templi

Ospitenon pagante nella nostra camera

Camminando

Camminando

Sosta the durante la camminata

Gente in cammino di giorno

La stanza trovata per intervento del guru

Lo sri nannagaru ashramam

Il sacro monte di cui abbiamo fatto il giro con i pellegrini

Sul bus pubblico verso Pondy

Pranzo a Tiruvannamalai prima di partire noi per Pondy ePavitra per Trivandrum

venerdì 25 gennaio 2013

In partenza

Chiacchierando pensando e ripensando, un po' curiose e un po' matte, insomma in quattro e quattro otto abbiamo deciso di partire oggi in tre. Pavithra aveva già in programma di andare a Tiruvannamalai e da lì partrire per Trivandrum e l'Europa, Dasha aveva voglia di andare ma non era ancora sicura, io idem, poi visto che Pavithrra ha trovato un posto per dormire  abbiamo deciso ridendo come delle matte: si parte.
C'è lo spettacolo di luna piena che richiama molti pellegrini alla montagna sacra di Tiruvannamalai, quindi è stato  difficile trovare posto a dormire. Per di più è pure festa nazionale.
Ho ridotto il bagaglio  al minimo, ho il telefono (con il numero indiano) ma non mi porto il computer, riscriverò quando torno. 

ciao ciao

mercoledì 23 gennaio 2013

Pondy


La fetta di torta non si vede bene ma era ottima!

Il pasticcere
Oggi è giovedì,  ieri pomeriggio sono stata a Pondy con Dasha che ormai è la mia compagna di shopping e gozzoviglie. Mangiato in un ristorante, passeggiato sul mare, fatto un giro di negozi, preso un the con un'ottima torta, bevuto un succo e rientrate a casa.
Due importanti notizie: ho ritirato i miei nuovi occhiali!!!!! costati 180 euro e sono anche fotocromatici, in Italia li avrei pagati almeno 750 Euro. Ho finalmente la sim card indiana attiva, quindi non vedo più i messaggi al vecchio numero, quello nuovo magari lo scriverò sul blog se mi ricorderò di farlo. Per ora il numero ce l'hanno Daria e Ornella.
Pubblicherò qualche foto e prima o poi devo anche fare una foto del postaccio dove vengo per collegarmi a Internet. Brutto: sono alla fresca ombra di un banyam gigantesco, intorno solo natura e le piccole casette della Centre guest house. pazienza mi devo adattare!
Ieri sera sono rientrata da Pondy stanca e soddisfatta, ho comprato anche i fogli da disegno chissà che non trovi il tempo di lavorare un po' con i colori. Sono andata a letto presto come al solito. Vado in bagno con il buio, metto la pila frontale, passo sul sentiero che porta ai servizi con mille occhi di ragni che mi guardano restando nascosti tra l'erba. Prima di coricarmi ovviamente c'è il rito della caccia all'insetto. Controllo che ai lati del materasso non si sia annidato qualche ospite indesiderato, abbasso la zanzariera, scuoto bene anche questa, caso mai ci fosse qualche bestia dentro, la sistemo come si deve e poi mi accendo la piletta frontale e mi ritiro  nella camera dentro la camera, tranquilla leggo un po' e mi addormento.
La notte è piena di rumori dalle rane ai numerosi uccelli  che cantano fino a tardi, poi ci sono quelli che parlano nel sonno, li sento  vicinissimi alle mie orecchie 'ciop ciop ciop', sono sugli alberi intorno alla mia stanza. Finiscono quelli diurni e iniziano i notturni, l'uccello della follia e allocchi e gufetti vari. Il rumore del vento che scuote le foglie.
Tutti questi rumori mi cullano, invece i cani a volte mi svegliano, spesso ci sono delle riunioni in guest house, pare che arrivino tutti qui, discutono, si rincorrono e  finiscono in vere e proprie cagnare, in questi giorni di luna piena poi ululano come lupi.
Bene ora torno a casa, mangio qualcosa di leggero perchè alle 2 ho lezione di massaggio con una ragazza di Tel Aviv.


La mia bici rossa (e pesantissima) ma fa quel che deve!
Pavone al Pitanga con un banyam


Stesso pavone di prima

lunedì 21 gennaio 2013

Foto, il millepiedi e il mare

Un verme/bruco/millepiedi sta uscendo dalla mia camera
Sabato al mare con Pavitra e Dasha che ha scattato la foto


Animali insetti e chi più ne ha . .

Oggi martedì 22 gennaio 2013

Animali in guest house

Questo lo scrivo in particolare per Cristina, non per scoraggiarla, ma perché l'India è anche questo.

Intanto ci sono due cani uno bianco, o meglio tinta champagne, e uno nero e due gatti uno champagne e uno nero. I cani si chiamano Sugar e Coco anche detti sugarswing e cocopop i gatti si chiamano Chichi e Muski, principali attività dormire e chiedere cibo.

Poi ci sono altri animali: un vitello che non so se abbia nome. E' di un tamil che lavora in guest house e ogni tanto lo porta a pascolare qui intorno.

Ci sono mille millepiedi di tutte le dimensioni: dalle gatte pelose come quelle che vediamo da noi a quei bruconi neri lunghi anche 20 cm che hanno una specie di corazza e si appallottolano appena li tocchi. Sono belli, ma se li pesti sotto i piedi fanno craK e fanno un po' schifo. Stamattina ne avevo uno sul pavimento, passeggiava qua e là senza meta poi è uscito educatamente, l'ho fotografato.

Ragni? Un'infinità. Un mondo di ragni, alcuni grossi e pelosi. Ieri sera ho dovuto ammazzarne uno, era in camera e mi disturbava pensare che notte tempo avrebbe potuto infilarsi in valigia o nella borsa dove già mi è successo di trovarne! Altri sono piccini, chiari. saltano velocissimi e mordono.

Tutti i ragni hanno occhi che brillano di notte come piccoli led. Puntando la torcia sull'erba si vedono tanti puntini brillare, ma tanti tanti, inizialmente pensavo fossero gocce di rugiada, invece sono ragni, I prati sono infestati dai ragni.

C'è qualche geco, purtroppo non molti, stamattina ne avevo uno in camera, spero si sia mangiato lui il ragno che ho ammazzato ieri, perché i resti non c'erano più, o è resuscitato o qualche altro animale se lo è pappato.

Formiche, va ben non sto neanche a nominarle, così come le zanzare. Qualche ranocchio. Tante specie di uccelli, alcuni molto belli. C'è l'uccello della follia come lo scorso anno, ma lo sento sempre in lontananza.

Quest'anno ho visto poche manguste e tanti scoiattoli.

Stamattina, dopo colazione sono andata a rilassarmi sull'amaca. C'era un'ariettina deliziosa, si stava d'incanto. Avevo gli occhi mezzi aperti e mezzi chiusi, davanti a me vedevo il grande albero al quale hanno attaccato due altalene. Ho notato sul tronco una strana ombra, molto netta che si muoveva, ho guardato meglio e quando ha alzato la testa ho visto che era un bel serpente che stava elegantemente e silenziosamente scendendo dall'albero.

Uno degli ospiti alla Joy è stato punto notte tempo da qualche animale, non si è capito da cosa, aveva dei morsi piuttosto grossi, come un granello di riso, ne aveva quattro o cinque, gli è gonfiato il piede e non riusciva più a camminare, lo hanno medicato e ha tenuto le bende per un bel po' di giorni. Ora è guarito, ha solo più le cicatrici.

Altro caso, oggi una ragazza si è svegliata piena di morsi piccoli come quelli delle zanzare, ma molto numerosi. L'India è anche questo.

Io per ora non ho ancora avuto morsi, la sera guardo bene intorno al letto e tra le lenzuola poi metto giù la zanzariera e dormo tranquilla, da oggi, prima di accomodarmi sull'amaca darò anche uno sguardo ai tronchi degli alberi ai quali è legata . . . .
Ho avuto un paio di incontri con cani più o meno randagi che ogni tanto abbaiano e ringhiano.

Mentre scrivo qualcosa è uscito da sotto il letto velocissimo ed è corso fuori, poteva essere o una grossa cuccaracia o un piccolo topo

Ultime news: ieri, per non facri mancare nulla, in cucina c'era uno scorpioncino

giovedì 17 gennaio 2013

ciao

Oggi è venerdì 18 e non so perchè il blog metta la data del giorno precedente, ma fidatevi ho ragione io.

Ho inserito qualche fotografia della festa del Pungal del giorno 16, la festa del raccolto. Ho scoperto che esistono anche degli 'zingari' in India, sono quelli che ho fotografato, in effetti hanno tratti diversi dai Tamil, vivono vendendo oggettini, alcuni brutti altri molto carini, ad esempio fanno degli stampini usando la suola in gomma di vecchie scarpe. Ne ho comprati un paio e mi sono fatta fare l'hennè su una mano. Eccola:

Oggi ho un lungo pomeriggio di lezioni di massaggio, tornerò distrutta e non scriverò più nulla
ciao ciao


A Pondy con Dasha

Ieri pomeriggio sono stata a Pondy insieme a Dasha, una delle due russe. Siamo andate un po' in giro per shopping e a mangiare al Suguru.
qualche foto:


Dasha in guest house con Pavitri e Patricia

Festa Pungal a Kuilapalayam




domenica 13 gennaio 2013

Eccomi di nuovo

LE FOTO SI SONO INSERITE DA SOLE A MIA INSAPUTA, ARRANGIATEVI A CAPIRE DOVE SONO E CON CHI. Alcune sono delle giornate alla quiet (i miei piedacci e ciò che vedevo dall'amaca) altre sono con Shanti o con Patricia, altre sono della preparazione cibi in cucina da parte degli ospiti.
Shanti è un po' più vecchia di me, è aurovilliana ed è  simpaticissima. ogni tanto ci prendiamo lunghe pause per chiacchierare.

Grazie per i commenti! Oggi è lunedì mattina qui ore 11, incollo qui sotto ciò che ho scritto ieri l'altre riguado al workshop. Ieri ho lavorato a imparare il massaggio, dopo ero stanchissssssima e oggi mi fanno male tutti i muscoli, che fatica! Ieri con Patricia ci siamo fatte una pasta asciutta in guest house, (vedo di mettere delle foto) poi non so devo aver mangiato troppe crudité e stanotte e stamattina ho avuto qualche scarica di dissenteria, è la prima volta che mi succede in tanti anni di viaggi all'estero. Ora bevo thè e aspetto che passi, forse mangerò un riso in bianco alla solar.
Qui sotto lo scritto di ieri:
Venerdì e sabato sono stata alla Quiet sul mare per un work shop, Il primo giorno mi è parso un po' noiosino, tanto che ogni volta che ci faceva rilassare mi rilassavo talmente che mi addormentavo, una volta devo anche aver sognato perchè mi sono accorta che ho scalciato come fanno i cani quando dormono. Il secondo giorno è andato meglio, ho imparato una serie di movimenti da fare lentamente, e questo è ciò che mi annoia, ma questa è la tecnica e mi pare che funzioni, vedremo, per ora provo a fare qualche esercizio ogni mattina.
La Quiet è sul mare, alla mattina arrivo un po' prima per godermi lo spettacolo dei pescatori. Alcune barche sono già rientrate e gli uomini sono intenti a sistemare le reti, intorno un gran volare di grandi uccelli neri. Arriva veloce un peschereccio e sto a guardare, i pescatori fanno una fatica immane a contrastare la potenza dell'oceano, saltano rapidi tra le onde e con grande sforzo cercano di trattenere la barca per portarla in secca, mentre la forza dell'acqua tende e riportarla verso il largo. Appena a terra scaricano un paio di secchi, un uomo prende 5 o 6 pesci e li nasconde in una buca nella sabbia di fianco alla barca, mi guarda e ride, forse è il pranzo per la sua famiglia, non mi sembra un pirata. Subito arrivano due uomini con un lungo palo si caricano i secchi in spalla e li portano via. Fare il pescatore è una vita infame, cinque o 6 persone su un peschrereccio per avere un paio di secchi di pesce, ammesso che siano pieni.
Lo scorso anno avevano anche il problema dello spazio, la spiaggia si riduce, l'oceano se la mangia sempre più, ora la Quiet ha ceduto una parte del suo terreno e un molo artificiale è in costruzione, questo permette il riformarsi della spiaggi. Spero sia sufficiente, senza spazio per tirare le barche in secca non possono lavorare.
Nell'intervallo dopo l'ottimo pranzo assolutamente vegetariano mi rilasso un po' sull'amaca di fronte al mare. Caricherò un paio di fotografie.
Oggi sono stata alla lezione di massaggio, molto interessante, ma molto faticoso tornata distrutta ho dormito mezzo pomeriggio naturalmente sull'amaca in guest house. E' una delle mie attività preferite.
Alla sera, con Patricia, ci siamo fatte una pasta che abbiamo condiviso con Stella la giovanissima tedesca e con Nicole una californiana appena arrivata.


I miei piedacci alla Quiet


Patricia prepara la pasta




Cosa vedevo dall'amaca

Con Patricia

Con Shanti

Cheffatica a capire l'inglese! Rebecca è americana e parla miagolando, ma vive e lavora qui in guest house e comincio a capirla un po', l'inglese di Nicole invece mi sembra quasi incomprensibile! Un po' deprimente, ma un buon esercizio.