mercoledì 25 febbraio 2015

L'ora dei saluti



 
Con Antonello alla Terrasse
Ristorantino vicino a casa



Ho finito il mio corso di massaggio. E’ stata dura, tutti i giorni per parecchie ore a praticare e altrettante a studiare, ma sono arrivata bene alla fine.
Ora che dire?  Devo organizzare la mia partenza. Ho ancora cose da fare e persone da salutare, voglio ancora andare una volta a Pondy. Il tempo che mi sembrava infinito, dilatato, è passato in un lampo. Forse è vero: il tempo non esiste.
Mi sento a casa, ci sono persone interessanti che stanno qui a lungo come me e sono abituata a incontrarle, a cenare insieme, a chiacchierare. Con Hortensia ho frequentato anche il corso di massaggio. Hortensia è di origine olandese ma vive in Spagna con il marito Jans che invece è di origine tedesca.
Oggi ho incontrato  anche il mio autista preferito di tuc tuc, si chiama Ladani, lo conosco dallo scorso anno, e chiamo lui ogni volta che devo andare lontano e non posso usare la bici. Ormai è un amico: come stai? Cosa hai fatto ieri? E quando lo incontro casualmente, mentre accompagna altri clienti, mi suona il clacson (clacson si fa per dire, è quella trombetta che fa popi popi) e mi saluta.
Sono andata a mangiare qualcosa nel ristorantino indiano che è qui vicino, ho cercato di assorbire tutto il sole e il caldo possibile. Sono gli ultimi giorni.
Ho anche iniziato a preparare il mio bagaglio, ho preso in mano la giacca a vento e il pile, mi fa uno strano effetto, andrò a Nord non credo farà freddissimo, ma sicuramente non calduccio come qui.


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