Ho finito il mio
corso di massaggio. E’ stata dura, tutti i giorni per parecchie ore a praticare
e altrettante a studiare, ma sono arrivata bene alla fine.
Ora che dire? Devo organizzare la mia partenza. Ho ancora
cose da fare e persone da salutare, voglio ancora andare una volta a Pondy. Il
tempo che mi sembrava infinito, dilatato, è passato in un lampo. Forse è vero:
il tempo non esiste.
Mi sento a casa, ci
sono persone interessanti che stanno qui a lungo come me e sono abituata a
incontrarle, a cenare insieme, a chiacchierare. Con Hortensia ho frequentato
anche il corso di massaggio. Hortensia è di origine olandese ma vive in Spagna
con il marito Jans che invece è di origine tedesca.
Oggi ho incontrato anche il mio autista preferito di tuc tuc, si
chiama Ladani, lo conosco dallo scorso anno, e chiamo lui ogni volta che devo
andare lontano e non posso usare la bici. Ormai è un amico: come stai? Cosa hai
fatto ieri? E quando lo incontro casualmente, mentre accompagna altri clienti,
mi suona il clacson (clacson si fa per dire, è quella trombetta che fa popi
popi) e mi saluta.
Sono andata a
mangiare qualcosa nel ristorantino indiano che è qui vicino, ho cercato di
assorbire tutto il sole e il caldo possibile. Sono gli ultimi giorni.
Ho anche iniziato a
preparare il mio bagaglio, ho preso in mano la giacca a vento e il pile, mi fa
uno strano effetto, andrò a Nord non credo farà freddissimo, ma sicuramente non
calduccio come qui.
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