domenica 20 ottobre 2013

Tornata

Tornata dal mio soggiorno a Berlino sono stata un po' presa da tante cose ma oggi, in questa domenica mattina molto autunnale, riesco finalmente e mettere qualche fotografia
Patricia

Un'artistica statua vivente!

Una sana dieta

Con Patricia

Un ultimo pezzo di muro per non dimenticare

L'idea assurda


Bellissima Berlino



con Jonathan

All'Edelwais

Una impressionante opera d'arte al museo ebraico

All'uscita dal museo con Patricia e la sua collega di origine algerina
.

sabato 5 ottobre 2013

Un posto speciale con un amico speciale

Avevo scritto a Jonhatan, altro amico conosciuto in India l´inverno scorso, che sarei venuta a Berlino. Ieri mi ha telefonato e, dopo le mie visite ai musei, ci siamo incontrati. L´ho rivisto con grande piacere,  anche lui é un ragazzo speciale.
Ci siamo incontrati in un posto non turistico, un parco con un bar/ristorante colorato e vivace,  frequentato soprattutto da giovani di etá o di testa.  Inseriró qualche fotografia.
Rivedere gli amici dell´India mi piace molto, abbiamo chiacchierato, ricordato. Magari  ci ritroveremo, ci siamo dati appuntamento ad Auroville alla Terrasse il bar che sta sopra la Solar kitchen, dove ogni tanto andavo a mangiare. Non si sa ancora in che giorno, ma chissá? Mi sento giá in viaggio.
Jonhatan é una persona dolcissima. Per lavoro si occupa di pubblicitá e lo fa in proprio su progetti a tempo determinato, ció che invece gli piace fare é girare il mondo e suonare. Suona con un gruppo e spesso é in giro per concerti, non guadagna molto mi dice, ma   gli piace,  gli basta vivere cosí, con semplicitá.
Ho scoperto dai miei amici un sacco di cose, In India non abbiamo parlato mai di lavoro.

Visite e varie

Giovedi scorso sono stata tutto il giorno con Patricia, era la festa dell´unificazione e lei era in vacanza. Tempo bello ma freddo freddo. Siamo state a Postdam che e´un po´fuori cittá. Visitato i castelli e il parco. Abbiamo trovato un bel ristorantino dove ho pranzato alla tedesca crauti, un würstel enorme e patate. Certo, in Germania, come pretendi di mangiare?  Ebbene no, qui a Berlino e´difficilissimo mangiare alla tedesca, trovi tutte le cucine del mondo, soprattutto la cucina italiana, ma quella tedesca la devi cercare col lanternino.
Venerdi, altra luminosa giornata di sole, mi sono fatta un lungo giro in solitaria. Tra le cose che piu´mi sono piaciute: i resti del muro, il monumento alle vittime dell´olocausto semplice ma che trasmette un forte senso di vuoto e di oppressione, interessanti poi i cortili comunicanti della zona del quartiere ebraico.
Ovviamente, da perfetta turista, non potevo tralasciare la porta di Brandeburgo, Alexander platz, il check point Charlie.
Come sempre quando viaggio, mi emoziona molto vedere dal vivo i posti  di cui tanto ho sentito parlare nel bene o nel male.

Qui si tocca con mano una parte di storia con fatti cosí gravi che vorremmo non fossero mai successi, certo é che cercano di non dimenticare e di farli conoscere ai giovani. Ho visto molte esposizioni, mostre fotografiche e musei che parlano di un  passato imperdonabile. Lo sguardo pazzoide di Hitler é molto presente e l´epoca del terrore non manca di essere descritta, fa accaponare la pelle, ma é necessario.

Ció che invece mi fa sorridere é il gusto del kitch. I nostri gladiatori romani davanti al colosseo sono dei principianti di fronte a ció che si vede qui:  finti soldati davanti alla porta di Brandeburgo, altri finti soldati con le uniformi e le bandiere americane e russe al check point charlie, ma non solo, anche uomini travestiti da  orsi polari e ogni sorta di personaggi pronti a farsi fotografare da e con i turisti.

Simpatica confusione

Sono arrivata a Berlino e sono ospitata da Patricia, la ragazza tedesca conosciuta in India lo scorso gennaio. Lei lavora per Medici senza Frontiere, si occupa di human resources e fa un part time verticale del tipo 6 mesi lavora e 6 mesi fa quel che piu´ le piace, non male. Ovviamente lo stipendio e´ dimezzato e per arrotondare divide la casa con una ragazza spagnola.
Eli, la ragazza spagnola, ha studiato per lavorare con le persone disabili,  in Spagna non trova lavoro,  qui il suo titolo di studio non e´riconosciuto  e per ora si accontenta di fare le pulizie in un asilo. Ha 35 anni. Non mi dispiace fare le pulizie ma certo non e´quello che volevo, mi dice, e guadagno poco, sono sempre con l ´acqua alla gola,  per il momento e´meglio che essere disoccupati.
Giovedi sera abbiamo cenato insieme a casa, lunghe chiacchierate sulle nostre situazioni e sui nostri progetti.  Abbiamo parlato tutte e tre malissimo dei rispettivi  governi (anche in Germania non stanno poi cosi´ bene). Mal comune mezzo gaudio? Proprio no, anzi incazzatura tripla, almeno qualcuno stesse meglio, invece siamo veramente messi male tutti quanti.

La cosa divertente e´che tra tutte e tre conosciamo 5 lingue ma non ne abbiamo una in  comune quindi per capirci facciamo un bel mix di lingue e di traduzioni.
Patricia oltre al tedesco parla inglese e francese ma non lo spagnolo
Eli oltre allo spagnolo parla  tedesco ma non parla inglese
io oltre all´italiano parlo inglese e francese , anche un po di spagnolo  ma per niente il  tedesco
E´stato molto divertente, ci siamo capite benissimo.

IN VIAGGIO

La mia immagine riflessa nel vetro del corridoio che mi porta al volo di Air Berlin mi ricorda che sono io quella figura un po´ svolazzante: gonna a balze, maglietta rosa e capelli ancora rossicci sciolti sulle spalle, un po´zingara, un po´vagabonda ma sempre molto italiana, europea direi.
Dopo le solite ansie pre-viaggio (chissa´ perche´ devo avere sempre tutto preparato alla perfezione) sono in partenza, da sola, una delle cose che mi piacciono di piu´al mondo. Non che mi dispiaccia essere in compagnia, anzi, ma il confrontarmi da sola con il mondo e´molto stimolante. Cosi eccomi qui, ora che ho realizzato che sono proprio io quella figura un po´strana, sono pronta a partire alla volta di Berlino.