domenica 31 gennaio 2016

Incollo anche qui il commento di Bruno sui concerti di musica indiana



Quando tornerai dai un'occhiata alla collezione di dischi ECM che ti avevo regalato in passato, troverai un disco con tutti e due. Ho ritrovato quello che ti avevo scritto allora e che potrebbe essere interessante incollare qui sotto:

"Pesco a caso dal mucchio e il primo che viene fuori, forse non tanto a caso, è
proprio quel 'Song for everyone' di Ravi Shankar che tante volte mi ha
riportato, nell'ascolto, alle atmosfere indiane che tu ben conosci. Di Shankar
non dirò molto, è un grande musicista e un grande compositore e le melodie
e le atmosfere di questo disco lo confermeranno al tuo ascolto. Comincerò a
dire qualcosa invece dei suoi compagni di viaggio in questo disco, che
torneranno, come spesso accade nelle produzioni ECM, in altri dischi e altri
organici. In questo disco nessuno è comprimario come sempre accade nelle
produzioni di Manfred Eicher nelle quali i musicisti sono assortiti in modo da
catturare il meglio di ciascuno di essi. Jan Garbarek ha la capacità di portare
il pensiero, l'emozione, in spazi lontani, in profondità imperscrutabili, ad
altezze vertiginose, in precipitosi mozzafiato, e tutto con l'ottone gelido del
suo saxofono norvegese. Zakir Hussain e Trilok Gurtu sono India purissima, il
loro non è un tappeto percussivo ma un poetico disegnare a tocchi,
pulsazioni e fruscii, utilizzando qualunque cosa produca un suono per
riempire il silenzio e sottolinearlo".

sabato 30 gennaio 2016

Nishagandhi festival


Sono stata a sentire i due più importanti concerti della rassegna:


"This year’s Nishagandhi festival will kick off with classical sitar concert by Anoushka Shankar, followed by performances of tabla exponent Zakir Hussain"

Il primo bellissimo con Anoushka Shankar , degna figlia di Ravi Shankar. Bella, brava e simpatica, provo a pubblicare una foto.

L'altro quello con Zakir Hussain, il più grande percussionista di tablas: un mostro di bravura



venerdì 29 gennaio 2016

Personaggi



Ora sono in vacanza, in questi ultimi giorni (già ultimi 10 o 11 giorni qui al Sud) faccio poco o niente e sono anche pigra a scrivere.
Mi sono spostata dal Indian Dreams perché la sera mettono musica tecno e mi son stufata. Ho girato un po’ ed ho trovato un bel posticino. Sono davanti all’oceano, nell’ultimo alberghetto prima della scogliera con il faro. Ha il pretenzioso nome di Sea Flower Beach Resort. Carino, pulito, ho tutto ciò che occorre compreso il respiro dell’oceano che mi tiene compagnia giorno e notte. E’ molto tranquillo, pare che perfino i cani non arrivino fin quaggiù. 
La mattina non perdo mai la lezione di Sri Kumar e praticamente sono impegnata fino alle 11. La giornata rimane corta, oggi sono stata un po’ sulla spiaggia, è molto ventilato e si sta bene anche se fa caldo.
Conosco ormai molta gente, anche senza darci appuntamenti ci si incontra sul lungo mare, nei ristorantini, nelle viuzze strettissime di Kovalam. Ieri sera ho cenato insieme alla signora indiana (che avevo conosciuto allo Small Tiger) e a Leo che ho conosciuto qualche giorno fa. Ci siamo trovati lì per caso e ci siamo seduti allo stesso tavolo.
Leo è un personaggio interessante, austriaco ma ha vissuto quasi sempre in Canada e parla un inglese perfetto. E’ un astrologo, lunghe chiacchierate sulle stelle e su fenomeni vari, mi ha raccontato storie incredibili. Molto interessante.
La mattina presto prima di fare yoga, quindi verso le 7 mi bevo un caffè latte (non vorrei morire di fame visto che la colazione non riesco a farla prima delle 11) quasi sempre incontro delle ragazze che seguono un corso per maestri di yoga. Una è australiana, l’altra inglese di Liverpool. Ovviamente abbiamo parlato dei Beatles, mi ha detto che lei ha studiato musica e il diploma l’ha ricevuto dalle mani di Paul Mc Cartney. Wow!

martedì 26 gennaio 2016

OM ! A spasso con Nathalie

Che full immersion!
Ogni mattina un'ora e mezza di yoga e un paio d'ore di meditazione. Diventerò un'illuminata? Più proseguo e più difficile mi sembra il cammino, mi sa che resterò un'ignorante, ma gli insegnamenti di Sri Kumar sono davvero interessanti. 
Una parte dell'India sta perdendo questa spiritualità. In spiaggia tra le turiste in costume da bagno girano ragazzotti nullafacenti e stupidotti, vestiti all'occidentale alla peggio maniera. Che peccato. Studiano poco  cercano di lavorare il meno possibile, non sono interessati a niente se non a guardare le ragazze e a chattare. Che ne sarà di loro tra qualche anno? Davvero un peccato. 
Per contro ce ne sono tantissimi che studiano e mirano molto in alto, questi non stanno qui a bighellonare sulla spiaggia.

Domani forse vado a Trivandrum con Nathalie. Nathalie è una bella donna spagnola, è un'artista, ha lavorato nell'edilizia occupandosi di materiali, colori, ambientazioni. Ora lavora sempre con le pietre, ma facendo gioielli di pregio che sta cercando di vendere ai ricchi emiri del golfo, con difficoltà, mi dice, perchè essendo donna trova molte resistenze, spesso si sente presa in giro, nonstante i suoi gioielli piacciano molto. Sta cercando un collaboratore maschio che, anche senza capire nulla, e faccia da scudo e si occupi della parte commerciale. 

lunedì 25 gennaio 2016

I cani di Kovalam




In tutta l’India c’è il problema dei cani randagi, di giorno per lo più dormono e la sera fan casino. A volte sono anche aggressivi, ad Auroville e Pondicherry avevo avuto un paio di incontri ravvicinati, basta poi fare il gesto di prendere un sasso da terra e scappano a gambe levate, ma non è piacevole vederli venirti incontro abbaiando.
Anche qui ce ne sono tanti, ma sono  pacifici, c’è qualche associazione che se ne prende cura. Mangiano di sicuro tutti i giorni e sul lungo mare ci sono delle bacinelle piene d’acqua dolce per loro. Alcuni hanno un collare o un nastrino al collo, segno che sono controllati.
Qui in guest house ce ne sono due stabili e altri di passaggio, uno lo incontro la mattina mentre salgo sulla terrazza per fare yoga, dorme sul pianerottolo.
Ieri stavamo per iniziare la lezione, eravamo seduti sui nostri tappetini, la ragazza russa, i due svedesi ed io, eravamo tutti attenti agli insegnamenti di Sri Kumar quando il cane è entrato, si è diretto lentamente, ma deciso verso la ragazza russa, ha controllato bene la situazione e si è seduto sull’asciugamano bianco proprio vicino a lei, il muso attento rivolto verso il maestro.
Era molto divertente vedere i nostri visi e il muso del cane tutti allineati nella stessa posizione. Sri Kumar lo ha poi convinto ad andarsene con dolcezza, lui che crede nella reincarnazione sorrideva.

domenica 24 gennaio 2016

Nuova guest house

Oggi ho traslocato, mi sono trasferita alla Indian Dream, ho il wifi sempre a disposizione, mi sarà più facile scrivere e comunicare via skipe e whattsapp.
In effetti ho chiacchierato un'ora buona con le mie amiche, ora andrò a farmi una passeggiata e un po' di spesa

 ciao ciao




giovedì 21 gennaio 2016

Chi si muove più di qua?

Ma chi si muove più di qua?
A dire il vero mi muoverò a breve, ma solo per cambiare casa. Lascio lo Small Tiger e vengo a stare qui al'Indian Dream.
La mattina ho la yoga class con  Sri Kumar, qui sulla terrazza  dalle 7,30 alle 9 e poi un tempo indefinto di meditazine sempre insieme a lui, la ragazza Russa, due svedesi e oggi si è unita un'indiana. Molto interessante. 
Ho trovato anche qui dietro un piccolo centro ayirvedico con un bravo medico e sto facendo un po' di massaggi, poi lettura, passeggiate, la giornata se ne va in un baleno.
Ho sempre qualche piccolo acciacco che forse mi dice che devo stare calmina. Bene, sto calmina, tanto qui ho le cose che mi interessano
Ieri  sono andata ad un concerto di musica indiana a Trivandrum, molto bello: una ragazza con il sitar, giovane e bravissima, due percussionisti  eccezionali, due strumenti a fiato  una meraviglia.
Ho fatto un paio di  foto che saran venute malissimo, non le ho ancora guardate, se sono decenti le pubblicherò.

sabato 16 gennaio 2016

Sri Kumar



Le vado a cercare le cose che mi interessano o vengono loro da me? Secondo il pensiero indiano sono loro che vengono da me. Certo viaggiare finalmente in verticale aiuta. Avere il tempo di vivere un posto, senza fretta di vedere, di correre, aiuta. Ho girato per cercare un tipo di yoga come voglio io  invano, il posto è turistico e propongono i tipi di yoga che piacciono agli occidentali e per di più cari, non meno di 500 IR per un’ora e mezza. Poca spiritualità molto business.
Oggi ho conosciuto Sri Kumar, Sri Kumar è un ometto magro, con i capelli già un po’ brizzolati e il tilak (il segno hindù) sulla fronte, camicia avorio e pantaloni dello stesso colore. Ha un modo di muoversi buffo, disarticolato, dalle falangi delle dita alla testa, al collo, alle anche, tutto sembra una parte a sé stante, con vita propria. Ricorda un pochino Totò.
La lezione di yoga era finita, io volevo soltanto parlargli per capire che tipo di lezione tenesse. Lui mi ha fatta sedere insieme agli altri, (5 persone: 4 svedesi e una russa dall’aspetto molto molto orientale, forse Tuva) ed ha iniziato la ‘meditazione’. Un lungo insegnamento sul corpo, sui sensi, su cosa siamo, cosa percepiamo e perché, cosa cerchiamo e dove cerchiamo, con tanto di esempi e battute buffe, ma seguendo una logica che non fa una grinza. Incoraggiava a fare domande alle quali prontamente rispondeva. Al termine qualche minuto di meditazione in silenzio.
Il tutto dura almeno tre ore e costa 300 IR. Lui dice che i soldi non sono molto  importanti, alla meditazione si può partecipare senza pagare e per yoga possiamo pagare ciò che vogliamo, anche meno delle 300 IR (che mi sembra comunque  un prezzo equo).
Grazie Sri Kumar, domani mattina vengo anche per yoga.
Unico neo l’accento indiano terribilmente forte, pian piano mi abituerò a capirlo, ma è veramente difficile, soprattutto quando parla di concetti più profondi, certe parole che in inglese hanno un significato, ma in sanscrito ne hanno un altro e non c'è l'equivalente in lingua inglese, allora diventa complicato, inoltre seguirlo per un'ora e più non è facile, ma molto interessante. India vera questa, non pensavo di trovarla in un posto così turistico.

giovedì 14 gennaio 2016

Vita a Kovalam



Eccomi, finalmente ho trovato un posticino delizioso, un mini caffe molto accogliente e con wifi, ho penato il giusto per riuscire a collegarmi ma ce l'ho fatta e vi incollo qui sotto un paio di pensieri scritti nei giorni scorsi.

10 gennaio
Tentando invano di seguire ancora la dieta ayurvedica
Il buono proposito di questi giorni tranquilli a Kovalam è quello di cercare di continuare la vita sana della clinica ayurvedica.
In questi giorni di spostamenti verso l’estremo sud ho mangiato e bevuto quel che si presentava.
Ora stamattina mi sono fatta una bella camminata sulla spiaggia, colazione sana, succo di papaya alle 11. Peccato che mentre stavo scrivendo davanti a casa, la signora Slodena, madre di Murugan (il proprietario dello small tiger ) si è presentata con un bel frittume dolce fatto da lei, me lo ha offerto, vuoi dire di no? Subito dopo il ragazzo che è alla ‘reception’ mi ha offerto dei biscotti al cioccolato. Sarà dure cercar di fare vita sana.
11 gennaio
 Colori colori: banchetti che vendono girandole e decine di aquiloni che ondeggiano nel cielo
Ma quanta gente arriva sulle spiagge di Kovalam la domenica? Centinaia di persone. Centinaia di indiani vestiti di tutto punto  arrivano e si fermano sulle spiagge, alcuni si siedono sui lettini, ma la maggior parte se ne sta in piedi sulla battigia. Si lasciano bagnare i piedi e le gambe, i ragazzini stanno a  ravanare  per terra con abiti zuppi di acqua e di sabbia, a giudicare dagli schiamazzi si divertono un mondo, ho visto anche degli adulti seduti a terra a giocare con la sabbia e con l’acqua. Fa caldo è vero e anche l’acqua è tiepida, ma per chi come me non ama la sabbia, nemmeno asciutta non credo mi piacerebbe molto sentirmela addosso pesante sugli abiti fradici