venerdì 28 febbraio 2014

La mia nuova bici numero 27


Sembra bella la mia nuova bici!
Un po' perplessa per la ruggine
Ma sì. con due calci ben assestati è pronta a partire
Ma che razza di manubrio ha? Volevo farmi togliere ste due corna che servono a nulla, ma mi ha  detto, no problem,  va bene  così. In effetti i bulloni sono un tutt'uno con la ruggine, ma mi piacerebbe sapere cos'aveva bevuto quello che li ha montati.

mercoledì 26 febbraio 2014

La mia bici

In questi giorni sono molto impegnata a seguire il corso di massaggio e non ho tempo di aggiungere notizie al blog. Una cosa però devo dirla, la mia mitica bici n. 21 mi ha mollata. L'ho trovata due volte con una gomma totalmente a terra. La persona addetta alla consegna e manutenzione bici ha provato a gonfiarla, ma già sapevo che sarebbe servito a poco, in effetti è durata un giorno, il giorno successivo era di nuovo a terra. Voleva gonfiarla di nuovo, no, gli ho detto, credo sia meglio sostituirla me la sono fatta cambiare. Ora ho una bici blu n. 27 sembra più nuova ma è sderenata come l'altra, anzi è anche un po' peggio. Sul manubrio, come la 21, ha due prolungamenti, due corna, quello di sinistra guarda verso la strada, quello di destra verso di me, non so proprio a cosa servano ma sono sicuramente d'impiccio. Il cavalletto funziona a calci: un calcio per tirarlo giù quando la parcheggio e due o tre calci ben assestati per tirarlo su quando parto. Alla maniera indiana. Forse basterebbe un po' d'olio, ma fin che funziona a calci di mettere olio non se ne parla. Comuqnue mi ci sono abituata e viaggerò serena sotto il sole, tra gli alberi, sui sentieri e le stradine di Auroville ancora per qualche gionro, poi sarà ora di tornare.

domenica 23 febbraio 2014

A piedi nudi nel fango, che bella sensazione!

Piove da stamattina alle 6. ora sono le 13 e sta continuando.
Non sono andata a yoga perchè, partire con la bici nel fango e sotto la pioggia mi sembrava eccessivo. Invece sono andata a fare il massaggio e tornando , a piedi, mi sono fermata alla solar per il pranzo. Dopo mi sono avviata, per i sentierini  e le strade sterrate che di solito percorro in bici, per tornare a casa. Avevo messo preventivamente i  bermuda, inutile bagnare i pantaloni lunghi, meglio bagnare le gambe che asciugano prima. Camminavo a fatica con i sandali ormai fradici e pesanti di fango, davanti a me un'indiana procedeva  a piedi scalzi, con il suo bel sari  tirato un po' su oltre i polpacci. Che scema che sono, mi sono detta, cosa mi ostino a tenere i sandali? E' ben più comodo camminare a piedi nudi, così ho affondato anch'io i piedi nel fango morbido e rossiccio, sull'erba e sulle foglie zuppe e nelle pozzanghere di acqua tiepid. Ho camminato molto meglio, più libera fino a casa.Ora, per andare al corso di massaggio, farò lo stesso, anzi neanche me li porto dietro i sandali.


sabato 22 febbraio 2014

Gatto e cane

Micio che non dovrebbe entrare in cucina, in mancanza dello scolapiatti dorme sul frigorifero

Dovevo aprire il frigorifero e . . . l'ho svegliato

Buon risveglio!

Visto che mi hai svegliato faccio una passeggiatina
Coco il cane più bravo del mondo

Antichi richiami in una giornata estiva di ozio



Una bella giornata estiva. C’è un po’ di vento che mitiga il caldo ormai intenso. L’erba è cresciuta parecchio, è fieno maturo per essere tagliato. L’albero che mi sembrava secco ora mostra una chioma di un  verde nuovo e brillante nel cielo azzurrissimo. Oggi avrei voluto andare in piscina, sarebbe stata la giornata giusta, ma ho dovuto cambiare programma e devo dire che è stato bello. Mi sono svegliata con il mal di testa e un po’di nausea, ho cercato di farmelo passare pian piano usando il respiro e un po’ di reiki, non ho fatto colazione e verso le 11 cominciavo a star meglio. Ho fatto il bucato e la doccia e ho deciso di oziare, perché no? Intanto non ero ancora completamente in forma, passato mal di testa e nausea mi sentivo meglio ma un po’ strana,  nel senso che ho molta consapevolezza del mio corpo, sento sensazioni e vibrazioni che prima non sentivo. Sarà il reiki, lo yoga, le varie tecniche di massaggio? Sarà tutto insieme?. Così sono stata un po’ in relax sull’amaca, poi mi sono fatta un the, ho mangiato qualche biscotto e una banana. E’ arrivato il ragazzo svizzero (non conosco ancora il nome, è arrivato ieri) è un bel ragazzo mediterraneo più che svizzero, ha i capelli neri lisci legati dietro la nuca, non è molto alto, ma ha un fisico scolpito che si fa guardare e un’energia invidiabile. Ho fatto due chiacchiere con lui. Cosa ho scoperto? Che è uno che pratica il reiki, naturalmente ne ho approfittato per farmi spiegare un po’ di cose è stata una chiacchierata interessante. Mi piacciono queste persone normali e con i dubbi che ogni umano può avere, ma se la cosa funziona va bene, perché no? D’altra parte potrebbe essere anche solo l’effetto placebo, se funziona ben venga.
Mentre ero sdraiata sull’amaca guardavo l’erba alta, i segni dell’estate e anche la vita che si svolgeva attorno a me. Era l’ora del the per i lavoranti; si radunano ogni giorno all’ombra, seduti per terra, chiacchierano, ridono, Ruba prepara il the e lo bevono insieme. Ad un certo punto ho sentito un tuuuu   (lo usano spesso per chiamarsi a distanza, questo suono acuto che usavano anche a Serravalle per chiamarsi dal curiù ai campi della vallata. Fagli un po’ un TU dicevano) Bene: Tuuuuu ho sentito, e di là dalla casa di L’aura è arrivato un Tuuuuu di risposta, dopo un po’ ho visto passare il cane, seguito dal gatto e seguiti da L’aura. Si è accovacciata a terra con loro, parla tamil, si muove come loro, se non fosse che è bianca e biondina sembrerebbe un’indiana.  Il cane e il gatto a volte arrivano anche da soli nella zona cucina, ma se arriva L’aura è sempre accompagnata da entrambi, il gatto spesso prende un passaggio sulle spalle di lei.
Nel prossimo blog metterò un paio di foto degli  animali, ora guardo la posta e mi godo quest’arietta deliziosa, questo sole caldissimo, i canti degli uccelli, (ne sono arrivati di nuovi colorati, molto belli) uno sternuto lontano e la parlata tamil delle persone che hanno ripreso il lavoro, ma oggi è sabato, domani saranno qui solo qualche ora.

venerdì 21 febbraio 2014

La storia di Ruba

Ruba è una donna molto carina che lavora qui in guest house, l'avevo già conosciuta lo scorso anno, sembra una ragazza con un sorriso giovane e gli occhi da cerbiatta, ma ha già tre figli maschi, il più vecchio ha 16 anni, gli altri 14 e 12. Qui c'è un bel gruppo di lavoranti, sono molto allegri e nelle loro pause the li sento spesso ridere di gusto.
Oggi ho chiacchierato un po' con lei. Le ho chiesto del marito, so che con i matrimoni combinati spesso le donne non sono proprio felici. Mi ha detto che era 'bravo'  fino a due anni fa, poi ha cominciato a non darle più soldi, nè a lei nè ai figli. Gli ho chiesto se beve, se se li spende malamente, no, mi ha detto, non beve, credo che abbia un'altra moglie. Insomma ho capito che succede che un uomo si faccia una seconda famiglia e dimentichi totalmente la prima. Perchè non divorzi? le ho chiesto,  Ruba non intende divorziare, ma se se ne va lui dice che per lei è meglio, almeno non ce l'ha per casa. Lei non ha fratelli e non ha più la mamma, ha solo il papà che beve . . . e non la può aiutare. Brutta storia il marito che si disinteressa completamente di tre figli, maschi per giunta. Lei li deve nutrire, vestire e vorrebbe anche mandarli a scuola almeno per 12 anni. Il più grande  avrebbe ancora due anni di studio e vorrebbe continuare. Lei lavora qui tutto il giorno, poi va a casa a Pondy prepara la cena, sistema la casa e fa la sarta fino intorno alle 10 la sera.
Qui sta bene, ma se cambiando la gestione dovessero lasciarla a casa, come è probabile, lei cercherà lavoro a Pondy come sarta.
Questa è la storia di Ruba e non è certo una delle storie peggiori.

mercoledì 19 febbraio 2014

L'officina di eta beta

Grazie del commento a Bruno.
 Proporrò a Sergio una traversata del Taklamakan in bermuda e infradito, gli piacerà molto. Ma a piedi o a cammello o in macchina? Vedremo.

Oggi andando a cercare uno scialle mi sono ritrovata nell'officina di eta beta.
Con la mia potente bici oggi ho esplorato una nuova zona, cercavo il posto dove stampano il cotone, devo comprare uno scialle per un'amica. Percorrendo una delle rosse strade di Auroville ho incontrato Pauline una minuta ragazza francese che alloggia qui alla Joy. Cosa fai qui? le ho detto. Lavoro qui, partecipo ad un progetto bla bla bla e mi ha fatto visitare i locali. Era una bella ma vecchia costruzione in disuso, l'hanno risistemata, imbiancata ed hanno ricavato una specie di ufficio dove stanno cercando di avere un collegamento ad Internet, negli altri locali  è pieno di ferraglie di ogni tipo e di macchinari per tagliare, limare etc. Mi ha fatto vedere una specie di cosa che non capivo cosa fosse: una barca alla rovescia con un'impalcatura di metallo. E' la costruzione di un prototipo di imbarcazione a vela per trasportare passegggeri. Più avanti c'è un grosso container, mi ha detto che un ragazzo lo ha trasformato in abitazione, tutto isolato (qui fa caldissimo) e dentro sembra l'interno di un camper. insomma ferraglie e strani ageggi ovunque sembra davvero l'officina di eta beta. Ho chiesto a Pauline che tipo di lavoro facesse, immaginavo lavorasse a tavolino, con il computer, invece nonostante le mani minute, le dita sottili e il faccino da bambola oltre al lavoro a tavolino usa anche i macchinari per tagliare, saldare, insomma costruisce. 

martedì 18 febbraio 2014

Come sono ridotti i miei miti! ma sono stati dei grandi viaggiatori

Io Lawrence e pochi altri, 50 giorni a cammello per Timbouctou!

Gianni, Nevio e Sergio
E pensare che erano dei MITI! Gianni  è più dignitoso, l'ho conosciuto dopo, ma con Sergio e Nevio ho condiviso le più grandi avventure in terra d'Africa, nel deserto, la malaria, le camminate, le birre, spesso caldine e abbiamo mangiato nei peggiori ristorantini e baracchini lungo le strade del mondo,  Ben, mangiato insieme a Sergio, perchè Nevio ha sempre  fatto finta di mangiare. Magro come un chiodo, ma la birra la trovava sempre e ovunque. E adesso bermuda e hotel a cinque stelle.

lunedì 17 febbraio 2014

Sempre interessante

Dopo un week-end di reiky eccomi qui a tarda ora, sono le 21,40, per me è tardissimo.
Ieri finito il ws di reiky era già buio e mi hanno accompagnata a casa in moto, così stamattina mi sono fatta una bella camminata fino al Budda Garden per andare a ripendermi la bici. Oggi ha piovuto intorno alle 13, per fortuna ero a casa, avevo già pranzato e sono rimasta un po' a dormire e a leggere. Verso le 15 sono andata a lezione di massaggio e stasera sono di nuovo andata al budda garden per vedere un filmato a conclusione del ws di reiky. E' venuta a prendermi in motorino Anne Marie che è una irlandese che vive in Australia. Ho chiacchierato un'oretta con lei e con un ragazzo cileno che è volontario al budda garden, dopo il filmato sono tornata a casa in moto con Paoline una ragazza franccese che alloggia alla Joy.
Meraviglia, è bellissimo stare con questi giovani così bravi.
Stamattina è partita Alice, siamo rimasti in pochi alla Joy e stavo quasi pensando di spostarmi in qualche altra guest house. Se trovo un posto vicino magari cambio, mi interessa essere in zona perchè sono vicinissima al posto dove vado a seguire il corso di ayurveda. Vedremo.

sabato 15 febbraio 2014

Ancora sul tempo

Salutati i miei amici ho sentito un senso di vuoto, prima mi sembrava strano parlare in italiano con gente che conoscevo, ora ero di nuovo sola con tutto da inventare. Ho salutato Christian, è partito stamattina presto per Parigi, peccato mi mancheranno i suoi difficili e divertenti discorsi filosofici.  Anche Alice la prossima settimana andrà alla Sadana forest per fare un mese di volontariato, sicuramente una bella esperienza, beata che può farla a 22 anni. io ho davanti un sabato libero, ma  Auroville  riserva sempre sorprese, tutto può cambiare da un momento all'altro, ieri dopo aver salutato i forlivesi ho pranzato al visitor center con un paio di persone che conoscevo dall'anno scorso, poi tornata a casa ho visto Alice che mi ha parlato di un workshop di reiky per il week end. Detto fatto. Stamattina sono andata al Budda garden (una farm bellissima che non avevo ancora visitato) ci sono andata insieme alle due sorelle francesi che sono qui alla Joy. Impariamo un po' di reiky? Perchè no? Così oggi e domani sono impegnata su questo workshop.  Da lunedì avrò un bel paio di settimane di studio e lavoro sul massaggio ayurvedico, il mio tempo se ne volerà via in frettissima, cercherò, come sempre,  di godermelo al massimo!

Gli amici emiliani e romagnoli, il tempo e le sorprese

Ho preso il mio bus per Mamallapuram l'altro ieri e sono arrivata dopo un paio d'ore di viaggio. Pensavo che i miei amici fossero in giro per visitare templi e/o negozietti quindi me la sono presa comoda mi sono bevuta e mangiata due noci di cocco, poi ho preso un tuc tuc per farmi portare a questo mega hotel nel quale loro avrebbero dormito due notti. Tranquilla, ho fatto tutte le pratiche per registrarmi alla reception, la receptionist mi ha detto se volevo parlare con loro, subito non ho capito perchè pensavo fossero in giro, invece i miei Viaggiatori, anzi ex-viaggiatori erano tutti in camera . . . . .  a dormire dopo una mangiata di pesce . . . . . il primo giorno di viaggio. Noooo, alle 4 del pomeriggio, ma dove sono finiti i miei tosti viaggiatori dai quali io avevo molto imparato? Sono un po' più vecchi di me, è vero, ma non così tanto. Sergio poi, che io ho sempre visto con pantaloni multitasche e camiciotto tinta sabbia intento a scrivere il suo diario di viaggio, mi si è presentato nientemeno che in BERMUDA! Gli ho detto che meritava 6 mesi di galera. Hanno cambiato modo di viaggiare forse anche perchè hanno insieme persone meno abituate.
E pernsare che con loro ho fatto i miei più difficili e avventurosi viaggi in Africa, le camminate lungo la falesia dei Dogon senza sapere quante ore (o giorni) fosse distante la nostra meta. Abbiamo beccato insieme la malaria. Abbiamo dormito in Cameroun  in posti improponibili, abbiamo dormito all'aperto sotto le stelle, abbiamo mangiato quel che si poteva nei villaggi più sperduti, abbiamo anche fatto un po' la fame qualche volta, pur di vedere, viaggiare, conoscere. Ora sono molto soft, ma sono sempre loro, divertenti, di buon umore, interessati.
Quelli più avventurosi e di lunga data sono Sergio e Nevio, quest'anno è il 29esimo anno di amicizia, poi c'è Gianni che ho conosciuto un po' di anni  fa e che ora organizza i loro tours. Gli altri tre: Stella, Paola e il frratello di Nevio  li conosco da poco e con loro non ho mai viaggiato.
Rivederli è stato bellissimo, siamo stati in piscina ovviamente e poi  abbiamo cenato insieme, la mattina dopo sono partita con il minibus con aria condizionata insieme a loro, mi hanno accompagnata fino ad Auroville, siamo andati a vedere il Matrimandir, abbiamo bevuto ancora qualcosa insieme al Visitor Center, poi li ho salutati.
La cosa buffa è che io sono a fine viaggio ed ero convinta di tornare in Italia prima io, invece loro rientrano per fine mese, io sarò ancora qui, come cambia la dimensione del tempo.

mercoledì 12 febbraio 2014

giorni tranquilli con un po' di panico ogni tanto che non guasta

Sono stata a cenare alle 6 e sono rientrata da poco. Ho fatto due chiacchiere con Alice che stava uscendo e poi mi sono messa a scrivere qui sola soletta. Tutto tace, è buio pesto, sono solo le sette e potrebbe essere mezzanotte. Gli uccelli sono già andati a dormire da un po', è passato solo il cane Coco e il gatto. Ho sentito uno scoiattolo proprio sopra la mia testa. Nient'altro. Ora sono arrivati Aji il ragazzo indiano appassionato di cinema, va a sentire un concerto jazz, mi ha invitata ad andare, (lui gira in motorino) ma io domani ho il massaggio e poi devo partire per Mamallapuram,  è meglio che vada a nanna presto.E' arrivato anche Christian e sta mangiando seduto all'altro tavolino.
Ieri invece intorno a questi tavoli eravamo in molti, eravamo quasi tutti a piedi nudi, perchè per entrare in cucina ci si toglie le scarpe e spesso  stiamo a piedi nudi anche nello spazio  davanti alla cucina. Se non chè abbiamo visto una scolopendra aggirarsi sul pavimento tra i tavoli. La scolopendra è velocissima, molto brutta, la sua puntura dolorosissima può essere anche pericolosa. Assomiglia alla gatta pelosa, ma è più lunga, ha le zampe lunghe e due baffoni urticanti   davanti e dietro, si muove rapidissima come un serpente. Un attimo di panico tutti che saltellavano o alzavano le gambe. L'animalaccio è andato avanti e indietro più volte, poi ne è arrivata una seconda, più lunga e più brutta, di colore grigio e nero, orribile ! Stasera sono qui con le ciabattine ai piedi e ogni tanto mi guardo intorno, ma pare che abbiano fatto la loro performance solo ieri sera.
Domani vado a Pondya prendere il bus per Mamallapuram, e dormirò fuori una notte, Sono arrivati i miei amici che fanno un tour dell'India del Sud e ho la possibilità di incontrarli e di stare una sera con loro.


lunedì 10 febbraio 2014

La teoria del monviso e una giornata di appuntamenti

Eccomi, come dice Bruno sul commento al mio post precedente, la teoria del monviso è sempre valida e ho deciso di applicarla. Quindi indecisa tra cosa e dove mangiare sono andata alla Terrasse, che è anche il posto più vicino e più comodo. Ho scelto il cibo in base ai colori e buonanotte. Ora qui stanno cucinando, ma non avevo voglia di aspettare e poi non vorrei mangiare qualcosa di troppo salutista. E' pur vero che questo pomeriggio Shami mi ha offerto un pezzo di buonissimo cioccolato, non contiene latte, mi ha detto e sarà anche vero, non voglio dire. Era buonissimo e me lo sono pappato.
Dunque oggi giornata di appuntamenti:prima sono andata a Yoga, poi sono andata dalla parrucchiera e mi son fatta tagliare i capelli perchè sembravo una strega, era  troppo anche per l'India.
Ho mangiato pranzo qui in guest house: pasta e pomodoro, poi ho preso un tuc tuc e sono andata dal dentista. Mi ha fatto la pulizia dei denti una russa. 1000 Ir, circa 12 euro.
E stasera come dicevo mi sono fatta un'ultima pedalata verso la Terrasse per mangiare qualcosa di colorato.
Sto anche imparando a viaggiare con il buio, preferisco evitare in genere, ma se capita riesco a pedalare anche alla poca luce della pila frontale.

venerdì 7 febbraio 2014

Una vivace e istruttiva giornata di chiacchiere e un collegamento con l'uovo fritto. Non preoccupatevi, non sono ancora diventata matta.

Ieri, il 6 febbraio non ho fatto molto perchè mi sentivo stanca, un po' sciupà, mi succede anche qui ogni tanto. Quindi ho poltrito. Stamattina invece dopo una bella dormita sul mio durissimo letto mi sono alzata pimpante. Sono andata a fare yoga e sono venute con me Gwen la canadese, che sta nella capanna di fianco alla mia, e Alice una giovane e simpatica italiana che studia a Barcellona. Dopo lo yoga  siamo andate a prendere un caffè' a La Terrasse,  lì abbiamo conosciuto e  molto chiacchierato con Fabienne, una bretone che è andata in pensione da un anno ed è, come me, felicissima di avere tanto tempo a disposizione. Poi abbiamo fatto un lungo giro in bici fino a Kottakarai a comprare un po' di cibarie, siamo passate da Veritè che è un'altra comunità e siamo tornate a casa alle 13. Ho mangiato un'insalata fatta con poche cose che avevo perchè ero affamata e non avevo voglia di spostarmi. Poi ho chiacchierato a lungo con Alice, abbiamo fatto un the di erbe, si sono  uniti a noi Shamir e Gwen e abbiamo richiacchierato a lungo. Shamir, indiano del Rajastan, studia come il cibo agisce sul corpo, e come la mente influisce sul corpo sul cibo e sulla salute, e come lo yoga agisce sul fisico e la mente etc etc etc. Insomma bisognerebbe mangiare tutto e niente, un po'  di tutto e molto di niente, fare e disfare, dormire, stare rilassati ed essere attivi, non stressarsi neanche con le cose gradevoli, ascoltare cosa il fisico dice, capire quando è bugiardo e non dargli retta, cercare di fregarlo dandogli delle cose diverse, insomma propinandogli dei surrogati sperando che non se ne accorga. E' piuttosto complicato e quasi improponibile ma è anche  molto interessante. Finite le chiacchiere io sono andata a cena (vado a cena alle 18)  alla Terrasse e gli altri sono andati alla Sadana forest, io c'ero già stata. Tornata alla mia capanna dopo essermi sistemata e lavata i denti, ho incontrato Belany (forse il nome non è esattissimo) che è di origini inglesi, ma nata e cresciuta in Zimbawe, ho chiacchierato un po' con lei, insegna yoga, viene in India molto spesso, etc etc etc, insomma, sono quasi le 20,  per me  tra poco è l'ora di andare a nanna.
A questi ritmi io vivo benissimo, mi alzo all'alba, 6,30 circa, pranzo intorno alle 12 o alle 13 dipende da cosa ho da fare, ceno alle 18 e alle 20,30 / 21 a nanna.
Ah dimenticavo, intorno alle 17 mi sono collegata a Internet e ho fatto due chiacchiere con la mia amica Daria via Skipe.

Cosa c'entra l'uovo fritto? C'entra, c'entra.
Dunque mentre cenavo cercando di mangiare tutto e niente poco di tutto e niente di niente e soprattutto tornando a casa in bici ho meditato sul pigro pomeriggio di ieri. Domanda: forse il mio fisico mi aveva detto una bugia e io pensavo che fosse verità e l'ho accontentato mangiandomi l'uovo fritto di cui  avevo voglia da qualche giorno, da quando, cioè,  avevo visto la cinese mangiarlo con il caffè latte? (questo forse non l'ho raccontato me è vero!) Forse il mio fisico aveva necessità di saltare il pranzo e me lo ha comunicato presentandomi una voglia di uovo fritto? Sarà che l'olio che ho usato a friggere l'uovo era un olio che non doveva essere consumato insieme al pane che con l'uovo ho mangiato? o insieme al bicchiere d'acqua che non ho bevuto? Sarà che se avessi avuto un bicchiere di vino avrei digerito bene l'uovo fritto e sarei stata pimpante anche nel pomeriggio e avrei risolto il problema? 

mercoledì 5 febbraio 2014

Tanti auguri a me

Oggi festeggio il mio compleanno
Per cominciare mi sono alzata presto, ho incontrato ben tre manguste (una molto grossa) e uno scoiattolo mentre uscivo con la mia bici n. 21 per andare a fare yoga.
Alle 10 sono uscita da yoga, ho chiacchierato con alcuni compagni di corso, poi con la mia bici sono tornata a casa facendo tappa alla solar per bere un succo di frutta.
Mi sono lavata la camicia indiana che uso da  pigiama e ho fatto una doccia.
Sono uscita a piedi e sono andata al visitor center dove ci sono i negozi, avevo deciso di cominciare a comprare qualcosa per gli amici, ma non ho trovato nulla. Il ristorante era pieno, c'era troppa gente, quindi mi sono incamminata senza una meta precisa e strada facendo ho deciso di andare a mangiare al Well Cafè.

Lì ho incontrato Shanti, che conoscevo dall'anno scorso e Shami il 'ragazzo' del Rajastan e ho chiacchierato con tre donne dell'Argentina. (Avevo sentito la parlata spagnola e curiosa, ho chiesto lorodi dov'erano).
Tornata mi sono messa al computer, ora sono le 17,30, quest'ora è bellissima perchè tutti gli uccelli fanno casino e scendono nel prato a pascolare, sono sempre incantata a guardarli.A volte per guardare loro non vado a cena e. . . .  salto,ma non muoio di fame.
Ora Shami mi ha appena chiesto se stasera ceniamo insieme, ha un po' di verdura, io ho del pane e dell'olio, qualcun altro si unirà, prepareremo qualcosa, allora gli ho detto che è il mio compleanno.

Ora vado alla solar a comprare qualcosa di dolce

martedì 4 febbraio 2014

Tornata ad Auroville

Eccomi. sono arrivata ieri pomeriggio, ho riavuto la mia capanna e l'ho condivisa con Ramanusha, una ragazza dello Sri Lanka che è stata qui per seguire un workshop. Abbiamo cucinato (io ho fatto poco, ho abbrustolito le noccioline) e cenato insieme, c'erano altre persone: Christian il filosofo di Parigi, un ragazzo dell'Orissa e uno del Rajastan.
Stamattina sono partiti sia il ragazzo dell'Orissa che Ramanusha. Nella capanna vicino a me è arrivata una  canadese, poi ho visto che ci sono  in giro un po' di facce nuove.
Oggi sono andata a mangiare a Kuilapalajam con Stefano che parte stasera per Bangalore e domani per Roma.
Ora nella tranquillità  dell'ora del tramonto sto scrivendo su uno dei tavoli davanti alla cucina,mi sono preparata un the. Ci sono gli uccelli che pascolano nel prato: le sette sorelle onnipresenti, degli uccelli neri che assomigliano ai merli e le due upupe. Si lasciano avvicinare abbastanza, ma non a sufficienza per la mia piccola macchina fotografica, peccato perchè c'erano le sette sorelle che facevano il bagno in uno dei bidoni dove tengono le ninfee, schizzavano  l'acqua, un po' usando la testa un po' usando la coda.

Domani riprendo yoga e, per quest'ultimo mese, ho una serie di appuntamenti

La cena di ieri 3 febbraio 2014
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Alcune delle 7 sorelle che fanno il bagno

L'upupa

domenica 2 febbraio 2014

Il bestiario umano e altre amenità

e. . .  ce ne sarebbe da dire . . . .
Intanto il bestiario degli hotel è così diverso. Sembrano tutti piemontesi che 'vurìa nen disturbè'. Se rompi il ghiaccio poi parlano, mediamente magari sono anche persone interessanti, ma a parte il cenno di saluto o il mezzo sorriso difficile andare oltre.
Ci sono le eccezioni ovviamente, ma sono eccezioni, proprio il contrario di ciò che succede nei posti per viaggiatori.
Oggi per esempio c'era una famiglia indiana di Pondy che è venuta qui per un giorno di relax. Il padre mi ha subito chiesto da dove venivo ecc,abbiamo chiacchierato un po' La signora indossava un bellissimo sari, ma generalmente gli indiani che soggiornano qui (ricchi, perchè per loro è molto caro)    sono chiassosi come sono normalmente gli indiani e sia gli uomini che le donne vestono all'europea. Per entrare in acqua le donne usano una tee shirt e i pantaloni, ma ho visto tre o quattro ragazzine in costume da bagno, molto castigato, ma era comunque un costume da bagno, qualcosa sta cambiando.
Le occidentali (io compresa) vestono generalmente all'indiana. Quello che loro chiamano tudidà qui nel sud e punjab nel nord: pantaloni larghi e casacca lunga, tutto di cotone leggerissimo.
Fa un po' ridere questo scambio di abbigliamento, ma è così. 
Il punjab è l'abito che sta sostituendo il sari un po' in tutta l'India purtroppo, il sari è molto più elegante, ma molto scomodo e tantissime donne lo usano solo più nelle occasioni speciali. Qui nel sud un po' meno, le donne in sari sono ancora tantissime, comprese tutte le lavoranti di Auroville

Qui al Mango Hill il personale dell'hotel è tutto indiano, pensavo anche il proprietario, ma pensavo male. Il proprietario è europeo, forse francese. Lo si vede ogni tanto comparire e impartire ordini. E' cambiato poco rispetto al periodo del colonialismo. Se si escludono i ragazzi istruiti , super laureati e bravissimi (come il nostro Aji che vive alla Joy Guest house), chi non è sufficientemente istruito si ritrova, in molti casi,  ad avere un padrone bianco.

Va bene per ora mi ritiro, ma appunto sul bestiario ce ne sarebbe ancora da dire . . .

La cinese

E' simpatica. Ha molta voglia di parlare ma parla un inglese molto approssimativo. La vedevo sempre, ma proprio sempre, con le mani su una specie di tablet, ora mi ha detto che cerca la traduzione delle parole, consulta i dizionari quindi ok, perdonata. Chiacchierando mi ha detto che starà in India otto o dieci giorni, loro non hanno periodi di vacanza lunghi, questo lo sapevo. E' la seconda vlta che viene in India, viene con il marito, che non palra una parola di inglese. Le ho chiesto se le piace l'India, sì mi ha detto, mi piace molto perchè è molto tranquilla. Pensavo di aver capito male, invece no, le piace proprio perchè è tranquilla. Le ho chiesto cosa  fa dove va durante il giorno. Va tutti i giorni al Matrimandir, dice di cercare dio . . . . .  certo che se èstata solo al matrimandir e qui in albergo, l'India è tutta quiete. Il matrimandir è il gloo dorato che è stato costruito al centro di Auroville. E' molto bello, situato in mezzo a giardini curati e pieni di fiori. Si entra solo per  andare a meditare, in silenzio totale, si indossano calze bianche e si cammina su una moquette candida. La sala di meditazione è rotonda ed è tutta completamente bianca: pavimento, pareti, colonne, soffitto. Ci si sente in un mondo ovattato, è strano non sentire alcun rumore, certo è un posto di quiete, ma non è l'India.
Oggi pomeriggio andava ad incontrare una qualche amica cinese, non ho capito bene dove, ma certo dell'India vera credo che non veda proprio nulla.  Il marito è stato qui in piscina tutto il giorno.