domenica 13 gennaio 2013

Eccomi di nuovo

LE FOTO SI SONO INSERITE DA SOLE A MIA INSAPUTA, ARRANGIATEVI A CAPIRE DOVE SONO E CON CHI. Alcune sono delle giornate alla quiet (i miei piedacci e ciò che vedevo dall'amaca) altre sono con Shanti o con Patricia, altre sono della preparazione cibi in cucina da parte degli ospiti.
Shanti è un po' più vecchia di me, è aurovilliana ed è  simpaticissima. ogni tanto ci prendiamo lunghe pause per chiacchierare.

Grazie per i commenti! Oggi è lunedì mattina qui ore 11, incollo qui sotto ciò che ho scritto ieri l'altre riguado al workshop. Ieri ho lavorato a imparare il massaggio, dopo ero stanchissssssima e oggi mi fanno male tutti i muscoli, che fatica! Ieri con Patricia ci siamo fatte una pasta asciutta in guest house, (vedo di mettere delle foto) poi non so devo aver mangiato troppe crudité e stanotte e stamattina ho avuto qualche scarica di dissenteria, è la prima volta che mi succede in tanti anni di viaggi all'estero. Ora bevo thè e aspetto che passi, forse mangerò un riso in bianco alla solar.
Qui sotto lo scritto di ieri:
Venerdì e sabato sono stata alla Quiet sul mare per un work shop, Il primo giorno mi è parso un po' noiosino, tanto che ogni volta che ci faceva rilassare mi rilassavo talmente che mi addormentavo, una volta devo anche aver sognato perchè mi sono accorta che ho scalciato come fanno i cani quando dormono. Il secondo giorno è andato meglio, ho imparato una serie di movimenti da fare lentamente, e questo è ciò che mi annoia, ma questa è la tecnica e mi pare che funzioni, vedremo, per ora provo a fare qualche esercizio ogni mattina.
La Quiet è sul mare, alla mattina arrivo un po' prima per godermi lo spettacolo dei pescatori. Alcune barche sono già rientrate e gli uomini sono intenti a sistemare le reti, intorno un gran volare di grandi uccelli neri. Arriva veloce un peschereccio e sto a guardare, i pescatori fanno una fatica immane a contrastare la potenza dell'oceano, saltano rapidi tra le onde e con grande sforzo cercano di trattenere la barca per portarla in secca, mentre la forza dell'acqua tende e riportarla verso il largo. Appena a terra scaricano un paio di secchi, un uomo prende 5 o 6 pesci e li nasconde in una buca nella sabbia di fianco alla barca, mi guarda e ride, forse è il pranzo per la sua famiglia, non mi sembra un pirata. Subito arrivano due uomini con un lungo palo si caricano i secchi in spalla e li portano via. Fare il pescatore è una vita infame, cinque o 6 persone su un peschrereccio per avere un paio di secchi di pesce, ammesso che siano pieni.
Lo scorso anno avevano anche il problema dello spazio, la spiaggia si riduce, l'oceano se la mangia sempre più, ora la Quiet ha ceduto una parte del suo terreno e un molo artificiale è in costruzione, questo permette il riformarsi della spiaggi. Spero sia sufficiente, senza spazio per tirare le barche in secca non possono lavorare.
Nell'intervallo dopo l'ottimo pranzo assolutamente vegetariano mi rilasso un po' sull'amaca di fronte al mare. Caricherò un paio di fotografie.
Oggi sono stata alla lezione di massaggio, molto interessante, ma molto faticoso tornata distrutta ho dormito mezzo pomeriggio naturalmente sull'amaca in guest house. E' una delle mie attività preferite.
Alla sera, con Patricia, ci siamo fatte una pasta che abbiamo condiviso con Stella la giovanissima tedesca e con Nicole una californiana appena arrivata.


I miei piedacci alla Quiet


Patricia prepara la pasta




Cosa vedevo dall'amaca

Con Patricia

Con Shanti

Cheffatica a capire l'inglese! Rebecca è americana e parla miagolando, ma vive e lavora qui in guest house e comincio a capirla un po', l'inglese di Nicole invece mi sembra quasi incomprensibile! Un po' deprimente, ma un buon esercizio.

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