martedì 7 gennaio 2020

Casa dolce casa

Stamattina il mare era meraviglioso, calmo, pulito, trasparente e più azzurro del solito, ricorda quasi quello insuperabile della Thailandia.
Ho fatto diversi bagni da sola e con Leo, che è arrivato un po’ dopo di me ed è andato via un po’ prima. Sarei rimasta ancora, ma il tempo vola e  fa più caldo, meglio rientrare.
Con Leo pranziamo al Fatima corner, è il posto più incasinato perché si trova proprio sull’unico incrocio, ma ci piace molto, bellissima la vista sulla chiesa. Metterò qualche foto. 
Mangio un paneer chilly  e un roti, il roti è un pane, una specie di chapati con una diversa cottura, assomiglia al naan, per chi non conosce il pane indiano è tipo una pasta per pizza molto sottile. Il paneer, una specie di formaggio senza sapore, (secondo me è tofu, ma pare sia fatto davvero con il latte). E’ cotto con peperoni, cipolle e una dose generosa di aglio e chily, piccantissimo, buono.

Verso le 13 arriva un bus di linea popi popi popi e crea scompiglio tra le motorette, i tuc tuc, le mucche e le auto.

I ragazzi escono da scuola, un gran vociare sono tantissimi. Belli, puliti, le bambine tutte con le trecce nere e lucenti. La divisa non è bellissima, gonna o pantalone tinta nocciola e camicia a quadri stessa tonalità. Sciamano in massa sul cortile della chiesa, poi chi prende il bus di linea, chi sale sullo scuolabus giallo, chi si prende il risciò, chi sale in motoretta con un papà, minimo tre persone per motoretta, ma a volte anche 4. Chi si incammina a piedi da solo o per mano alla mamma.
Hanno ripreso la scuola oggi dopo le vacanze di Natale.

Noi si va verso casa, fa caldo ma la strada è breve. Dopo il ristorante On the Way, quello amato dalla mucca Natalina, giriamo a destra ed ecco la casa azzurra di Simeana, ormai molto famigliare, anche lo scricchiolio del cancello di entrata mi è diventato famigliare, lo adoro si lasciano le scarpe e saliamo in casa.

Casa dolce casa, ventilatori  al massimo e tutte le finestre aperte, si sta bene, ma per tre ore almeno non usciremo più.

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