sabato 9 febbraio 2019

Rawai rawai rawai


Decidiamo di anticipare di qualche giorno il nostro soggiorno a Phuket.
C’è un servizio via mare giornaliero da Krabi per Phuket, ok, si può fare.
Mi attacco ad internet, ora bisogna cercare una camera a Phuket town (visto che arriveremo verso sera) e sentire se hanno una camera o un bungalow libero a Naiharn.

Trovo la stanza al Chinohotel e anche trovo posto per due giorni dopo al nostro amato On the Rock.

Il viaggio non è dei più comodi, mi sembra di fare un balzo indietro nel tempo: Il traghetto attracca al largo, dalla spiaggia lo raggiungiamo con i barconi. Ringrazio di avere un bagaglio piccolo!
Le valigie e gli zaini vengono letteralmente scaraventati dentro i barconi  senza tanti complimenti, noi passeggeri, dobbiamo entrare in acqua fino alle ginocchia per poter salire, ovviamente con le scarpe, i pantaloni etc.. Pochi minuti di navigazione e ci avviciniamo al traghetto che ci porterà a Phuket. Qui di nuovo i nostri bagagli volano da un’imbarcazione all’altra uno ad uno e noi veniamo tirati dentro  a viva forza  un piede qui, l’altro là, ti aggrappi ad una corda, una mano che ti aiuta a sollevarti, un balzo e sei dentro. 
Povero il mio computer penso,  l’ho imballato bene tra gli abiti ma è nel trolley.
Visto che sono qui che scrivo ha superato l’esperienza indenne.

L’arrivo a Phuket è più dolce, intanto è un porto e non dobbiamo più scendere in acqua con i bagagli in testa, poi ci sono diversi minibus che ci aspettano pronti a partire per diverse destinazioni. Noi andiamo a Phuket town dove il nostro Chinhotel ci aspetta.
Una cenetta nel ristorante che già conosciamo, un giro per il mercato, è come essere tornat a casa. Un’altra casa.
Domani partiremo con il bus per Rawai.
La voce degli autisti la ricordo bene:  rawai rawai, Nai Harn, rawai, rawai rawai


Sul barcone



Il travaso


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