mercoledì 19 febbraio 2014

L'officina di eta beta

Grazie del commento a Bruno.
 Proporrò a Sergio una traversata del Taklamakan in bermuda e infradito, gli piacerà molto. Ma a piedi o a cammello o in macchina? Vedremo.

Oggi andando a cercare uno scialle mi sono ritrovata nell'officina di eta beta.
Con la mia potente bici oggi ho esplorato una nuova zona, cercavo il posto dove stampano il cotone, devo comprare uno scialle per un'amica. Percorrendo una delle rosse strade di Auroville ho incontrato Pauline una minuta ragazza francese che alloggia qui alla Joy. Cosa fai qui? le ho detto. Lavoro qui, partecipo ad un progetto bla bla bla e mi ha fatto visitare i locali. Era una bella ma vecchia costruzione in disuso, l'hanno risistemata, imbiancata ed hanno ricavato una specie di ufficio dove stanno cercando di avere un collegamento ad Internet, negli altri locali  è pieno di ferraglie di ogni tipo e di macchinari per tagliare, limare etc. Mi ha fatto vedere una specie di cosa che non capivo cosa fosse: una barca alla rovescia con un'impalcatura di metallo. E' la costruzione di un prototipo di imbarcazione a vela per trasportare passegggeri. Più avanti c'è un grosso container, mi ha detto che un ragazzo lo ha trasformato in abitazione, tutto isolato (qui fa caldissimo) e dentro sembra l'interno di un camper. insomma ferraglie e strani ageggi ovunque sembra davvero l'officina di eta beta. Ho chiesto a Pauline che tipo di lavoro facesse, immaginavo lavorasse a tavolino, con il computer, invece nonostante le mani minute, le dita sottili e il faccino da bambola oltre al lavoro a tavolino usa anche i macchinari per tagliare, saldare, insomma costruisce. 

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